Note di pace, Riccardo Muti incanta Loreto. Per il Maestro anche un'onorificenza dall'ambasciatore ucraino

Note di pace, il Maestro Riccardo Muti incanta. Anche un'onorificenza dell'ambasciatore ucraino
LORETO - Loreto ha accolto ieri sera con un abbraccio ideale il Maestro Riccardo Muti che prima del concerto ha ricevuto una onorificenza dall’ambasciatore ucraino in...

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LORETO - Loreto ha accolto ieri sera con un abbraccio ideale il Maestro Riccardo Muti che prima del concerto ha ricevuto una onorificenza dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. Nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294 gli angeli trasportarono la casa di Nazareth in cui aveva vissuto Maria nella cittadina marchigiana e, ieri, Loreto è stata la destinazione di un altro viaggio, questa volta sulle ali della musica, con il grande direttore napoletano a guidare la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e un Coro di artisti italiani e ucraini.

 

La piazza della Madonna era gremita di gente per assistere a “Le Vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival che si è rivolto ai due santuari mariani simbolo della cristianità, Lourdes e Loreto, con un identico programma in musica, con la stessa invocazione alla Vergine a intercedere per il cessate il fuoco non solo in Ucraina, ma dovunque esistano situazioni di conflitto.

Luce e voci su Loreto

Dopo il concerto in Francia di lunedì, l’ecumenico intreccio di voci, culture e spiritualità ha illuminato Loreto nel segno della speranza per un mondo migliore. E mentre scendeva l’oscurità la musica ha lasciato i tanti presenti senza fiato, sempre oscillando tra le vibrazioni religiose e l’esplosione della gioia. L’apertura è stata nel nome di Vivaldi, con le note del suo “Magnificat in solo minore RV611” con il soprano Arianna Vendittelli e il contralto Margherita Maria Sala. È seguito il “Concerto n.1 per corno e orchestra in re maggiore K412” di Mozart (1782), che consta di due soli movimenti (due allegri). Il compositore seppe individuare lo spirito di questo strumento valorizzandone il lato virtuosistico. In grande luce anche ieri sera il solista tedesco di Gottinga, Felix Klieser, che privo di braccia e di mani suona il corno con i piedi. E testimonia così che i miracoli sono sempre possibili.

 

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Corriere Adriatico