Kevin Pizzi, attore emergente nella stand up comedy

L'attore Kevin Pizzi
PORTO SAN GIORGIO Ha l’arte nel sangue, i suoi genitori hanno una casa di produzione ma lui, dopo averci lavorato, ha preso la sua strada: Kevin Pizzi, poco meno che...

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PORTO SAN GIORGIO Ha l’arte nel sangue, i suoi genitori hanno una casa di produzione ma lui, dopo averci lavorato, ha preso la sua strada: Kevin Pizzi, poco meno che trentenne (di anni ne ha 28), è originario di Porto San Giorgio, ma da poco vive a Porto Sant’Elpidio. Ama l’arte dello spettacolo, tutta, con la preferenza per il cinema e la stand up comedy.

 
Kevin, quando ha capito che questa sarebbe stata la sua strada?
«In realtà mai, nemmeno ora lo comprendo del tutto. E’ un mondo che ti stimola, che ti mette in discussione. Quello che potrei dirle è che ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo quando avevo 18 anni. Anche grazie alla mia famiglia».
 
In che senso?
«Nella casa di produzione dei miei zii, Studio 3 TV (ora Sydonia production) andavo a fare diversi lavoretti. Dal trasferimento di documentari dalla cassetta ai dvd, ho iniziato ad appassionarmi alla sceneggiatura. Così l’ho studiata a Roma, e mi sono specializzato in recitazione, soprattutto comicità che mi piace molto. Mi sono “buttato nella mischia” e non ho smesso più».
 
Il suo debutto?
«Facevo parte della compagnia locale dialettale “Amici del teatro fermano”. Avevo 16 anni, dopo due settimane di prove con loro sono salito sul palco».
 
Come è andata poi?
«Ho interpretato Cirillo nel film “Tutto può accadere nel villaggio dei miracoli”. C’erano Flavio Bucci e Maurizio Mattioli. E’ stata una bella esperienza, perché mi ha dato il la, la spinta per capire quello che in fondo volevo. Ho scoperto la realtà cinematografica, o meglio, l’ho approfondita. Un conto è viverla quando vai in tournee e fai parte dello staff, un conto è fare l’esperienza davanti la macchina da presa. E’ la mia prima passione e non smetto mai di provarci».
 
E’ poi arrivata la stand up comedy. Quanto ha inciso l’osservare da vicino Giorgio Montanini o Francesco Capodaglio?
«Ho conosciuto Francesco e Giorgio ai tempi di Improvvivo. Ma il genere io già lo avevo conosciuto guardando artisti americani. Erano i primi anni di youtube, guardavo i video e mi sono appassionato al genere. Mi piaceva. Poi ad un certo punto, senza lasciarmi influenzare ho deciso di provarci, e quando faccio qualcosa ci metto sempre del mio. Anche se guardo con interesse la comicità della statunitense Sara Silverman. Mi fa ridere ma non mi lascio influenzare. Insieme ad altri artisti faccio molte cose con il collettivo Controcomedy fondato da Mauro Bedini e Marco Nazzareno Filipponi. Tra l’altro ho scritto il mio monologo, “Il curioso caso di Kevin Pizzi – Spettacolo di un malato autoimmune”, dove racconto anche la mia malattia. Ci sono riuscito ma si è fermato tutto».
 
Al momento la vediamo sul web…

«Con Marche Tube sono sempre Spinello, con Lunastorta produzioni, prima del blocco totale e della quarantena, ho interpretato Romeo in “Fuori dal Teatro”, online su Facebook. E sempre su facebook sono nel format “Quarantena live”». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico