Le iniziative di Vittorio Sgarbi per l'arrivo de La Muta di Raffaello

Le iniziative di Vittorio Sgarbi per l'arrivo de La Muta di Raffaello
URBINO - Sgarbi annuncia la nuova illuminazione per La Muta di Raffaello. Con una conferenza su «La Muta di Raffaello per chi non è cieco», Vittorio Sgarbi ha presentato oggi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
URBINO - Sgarbi annuncia la nuova illuminazione per La Muta di Raffaello. Con una conferenza su «La Muta di Raffaello per chi non è cieco», Vittorio Sgarbi ha presentato oggi (12 marzo) il progetto «La Muta del terzo millennio», sostenuto da Accademia, Cna, Regione Marche, Comune, Enel: l'iniziativa comprende una nuova illuminazione in occasione del ritorno del celebre dipinto di Raffaello a Urbino, il 25 aprile dopo un restauro a Firenze, che ha restituito i colori originali; la mostra «Oltre il Silenzio», inaugurata nel pomeriggio nella Casa natale di Raffaello, dei migliori elaborati dei diplomati dell'Accademia di Belle Arti di Urbino e del Royal College of Art di Londra, chiamati a vestire una ipotetica Muta dei giorni nostri, con abiti e monili realizzati da sarti, orafi, artigiani e artisti locali; una conferenza su Raffaello; e la premiazione dei giovani artisti il 18 aprile al Teatro Sanzio.




«La città vive e i quadri parlano - ha detto Sgarbi -. Ieri sono tornati a casa gli Uomini Illustri grazie alla felice attività e guida della Soprintendenza. Il 27 marzo inaugureremo la Casa della poesia con la figlia di Ezra Pound».

«La Muta parla - ha aggiunto - e parla a Urbino, è viva con noi, Raffaello vive in lei. Una figura vedovile e dolente, con labbra chiuse e sigillate, con le mani senza movimento. Con collana e anelli di rubino e

zaffiro, simboli di castità e prosperità. Ci guarda chiedendoci di essere ascoltata. Soprattutto - ha concluso - il suo volto dice qualcosa alla nostra sensibilità. Un'arte viva, oggetti che sono persone viventi come la Muta, più viva e più parlante di noi viventi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico