«Put...a, fai schifo», giornalista in sala insulta la regista di The Nightingale alla Mostra di Venezia

«Put...a, fai schifo», giornalista in sala insulta la regista di The Nightingale al termine della proiezione alla Mostra di Venezia
«Vergogna put...a, fai schifo». Un urlo che ha spezzato il clima della sala della 75^ Mostra del Cinema di Venezia al termine della proiezione di The Nightingale....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito corriereadriatico.it

1 Anno a 9,99€ 69,99€

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • Tutte le newsletter tematiche
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Dirette esclusive
«Vergogna put...a, fai schifo». Un urlo che ha spezzato il clima della sala della 75^ Mostra del Cinema di Venezia al termine della proiezione di The Nightingale. Insulti improvvisi lanciati nei confronti della regista australiana Jennifer Kent, unica donna presente alla kermesse, uscite dalla bocca di un giornalista di Torino, Sharif Meghdoud.  




Gli organizzatori, imbarazzati per l'accaduto, hanno defintio «deplorevole» quanto accaduto e ritirato l'accredito al giornalista che sulla sua pagina Facebook si è scusato definendo il suo gesto «un rigurgito uscito da una bocca che non pensava ne a quello che diceva ne alle relative conseguenze». La reazione della regista è di un eleganza che lascia di sasso: «È assolutamente importante oggi reagire con amore e compassione all’ignoranza; è, tra l’altro, anche il tema del mio film». L'episodio ha avuto ampio risalto sui social e nei corridoi del festival che hanno in blocco condannato l'episodio. 
 

«Ieri sera in Sala Darsena è avvenuto un fatto deplorevole per il quale La Biennale di Venezia ha provveduto all’immediato ritiro dell’accredito stampa del responsabile», è stato scritto sul profilo twitter della Biennale di Venezia.
 


 Dura presa di posizione anche dell'organo di stampa che ha accreditato il responsabile alla Mostra che ha preso le distanze dal proprio giornalista. «Ieri è accaduto un fatto terribilmente increscioso - hanno scritto su Facebook - Shiva Produzioni è costernata per l’accaduto: un fatto vergognoso che non la rappresenta minimamente, e che ha gettato nello sconforto e nella vergogna tutta la redazione. Producendo quale primo effetto l’immediato allontanamento del signor Meghdoud dalla testata, congiuntamente alla cancellazione di TUTTI i suoi contributi, a partire da quelli relativi alla 75esima edizione della Biennale del cinema di Venezia. Attraverso questa presa di posizione affermiamo la nostra condanna ed estraneità verso simili comportamenti...». 
 


Il responsabile degli insutli, Sharif Meghdoud, ha scritto un lungo post per chiedere scusa. Ci metto la faccia e mi prendo la responsabilità. «Sono stato io l'uomo che ieri sera - confessando l'accaduto - alla proiezione stampa di "The Nightingale" di Jennifer Kent, ha gridato un insulto deplorevole alla regista una volta apparso il suo nome. Per evitare alla base qualunque tipo di speculazione su cosa abbia detto lo ripeto qua "Vergognati put***a fai schifo". Un rigurgito uscito da una bocca che non pensava ne a quello che diceva ne alle relative conseguenze. Di base non sono contrario ai fischi e insulti alle fine delle proiezioni ai festival ma il mio gesto di ieri sera è da condannare per la sua natura estremamente esplicita e offensiva. Vorrei innanzitutto chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dal mio gesto, alla regista Jennifer Kent alla quale auguro una splendida carriera e alla Biennale di Venezia e i direttori Paolo Baratta e Alberto Barbera per la brutta figura che ho fatto fare a livello internazionale...» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico