Grignani in concerto a Civitanova racconta le esperienze nelle Marche

Gianluca Grignani
CIVITANOVA - C’è grande attesa per il concerto del 15 aprile al Donoma di Civitanova di Gianluca Grignani: l’artista è atteso a pochi giorni dal lancio...

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CIVITANOVA - C’è grande attesa per il concerto del 15 aprile al Donoma di Civitanova di Gianluca Grignani: l’artista è atteso a pochi giorni dal lancio del nuovo singolo “Una donna così”. In attesa del suo prossimo lavoro che uscirà a maggio, l’autore milanese si cimenta sul palco di un club a stretto contatto con il pubblico.


Che concerto ci aspettiamo?
L’idea è nata così per gioco, ero in studio, mi ero un po’ rotto, arrivano tante richieste di live, ho accettato, e ogni volta è un sold out. I miei miti sono Springsteen, Dylan.... Suono con la acustica... torno indietro nel tempo, mi diverto! E’ uno svago per me, e sta andando molto bene! Stasera vengo con mia moglie che mi tiene buono.

E invece il suo nuovo lavoro in uscita? Ci può dare qualche anticipazione sulle collaborazioni?
Ci sono bellissime collaborazioni con Ligabue, Elisa, Carmen Consoli (avevamo un feeling da ragazzini…), Annalisa, Pezzali e tanti altri. E’ un disco che racchiude Destinazione Paradiso e Fabbrica di plastica, che sono in fondo quello che sono io. Una sintesi del mio percorso. Anche qualitativamente il suono è al doppio della qualità normale.

Nel suo ultimo video compaiono le donne della sua vita: quanto contano nella realtà e come sono andate sul set?
Un video così mi rimarrà sulla pelle per sempre, c’è uno sguardo di mia madre in cui rivedo me stesso. Qualcuno dice che è il più bello che abbia mai fatto.

Infine ricordi, aneddoti legati alla nostra regione, le Marche.
Ricordi legati al Conero, con Fabbrica di plastica. Facevamo rock, il rock è un suono, è un modo di vivere, non è essere ubriachi sul palco. Il rock è Springsteen. Ma il rock è anche De Andrè. Non è una chitarra distorta. Mi auguro per me di essere così. Non tutti fanno musica per fare successo e piacere alla gente.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico