Nello Daniele: "Pino poteva salvarsi il cardiologo ha sbagliato"

Nello Daniele: "Pino poteva salvarsi il cardiologo ha sbagliato"
NAPOLI - «Noi stiamo dalla parte della famiglia di Pino, cioè le due mogli e i cinque figli, loro sono una parte fondamentale della vita di mio fratello: ho rispetto per Amanda,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NAPOLI - «Noi stiamo dalla parte della famiglia di Pino, cioè le due mogli e i cinque figli, loro sono una parte fondamentale della vita di mio fratello: ho rispetto per Amanda, ma non possiamo paragonare un anno con i 23 anni passati con Fabiola e i 20 con Dorina (la prima moglie, ndr), non scherziamo».




Lo afferma Nello Daniele, fratello del musicista scomparso lo scorso 4 gennaio, in una intervista al settimanale Chi che l'ha resa nota. Nello Daniele parla dei dubbi che la moglie del cantante, Fabiola Sciabbarrasi, ha manifestato circa i soccorsi prestati dalla compagna del musicista, Amanda Bonini, che era con lui la sera della morte.



«Ragazzi, Fabiola è la moglie di Pino, Amanda era la sua compagna da un anno, mi risulta - afferma il fratello -. Fabiola è mamma di 3 figli e moglie da 23 anni, se ha dei dubbi ha il diritto di andare fino in fondo, anche noi fratelli vogliamo sapere la verità. Non accuso Amanda, ma non mi stupisco di Fabiola (...)».



«Pino Daniele si poteva salvare e vedo troppo sciacallaggio intorno alla sua morte - continua - Il suo cardiologo se ne è uscito fuori dicendo che Pino, quando si è sentito male, lo ha chiamato per dirgli che voleva andare a Roma a farsi vedere da lui. Ma erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni. Penso che il dottore avrebbe dovuto dirgli: "Non ti muovere da lì, me la faccio io tutta quella strada". Quel viaggio gli andava evitato, era un rischio ulteriore. Non voglio che ora il dottore faccia il "cardiologo" sui giornali, perché per me ha sbagliato. A uno che si sente male e soffre di cuore non puoi dirgli "vieni a Roma", gli dici "vengo io da te", anche contro la sua volontà».




Clicca qui per la PROMO

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico