GENGA - Fino a domenica 13 settembre, Frasassi diventa il regno degli arrampicatori. Di quelli che hanno la roccia nel Dna e sognano di aprire nuove vie verso il cielo....
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Dimostra che l'arrampicata, è un sport che si declina su roccia e su strutture costruite, è hight line con passeggiate per equilibristi su fettucce tese in altezza larghe 2 cm, è trail running ossia corse su sentieri sterrati. Per non parlare dell'escursionismo a piedi e in mountain bike.
"Il Fcf - spiega Samuele Mazzolini, Accademico del Cai ed istruttore nazionale - può finalmente dimostrare quanto questo comprensorio è ricco di opportunità per gli sportivi". E' reduce di un arrampicata lunga 4 ore, la fine di un percorso lungo cinque giorni nell'arco di due anni che regala finalmente a Frasassi una nuova via. Tra quelle più difficile, nel gergo una 8a/B, 7 C obbligatori. Una tosta dove si è a strapiombo su una gola tutta rossa. Non a caso si chiama "my aeroplane".
"L'evento - spiega - gode della presenza della Fasi e del Coni, il che conferma la dimensione "sport" e non solo "tempo libero" dell'attività. E' uno sport con cui ci si misura scegliendo le difficoltà e dunque può essere vissuto a qualsiasi età". Un momento importante che non sfugge a nessuno. Al taglio del nastro figurato dell'evento c'è il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, il presidente e il direttore del Parco, Giovanni Stroppa e Massimiliano Scotti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico