Fausto Pinna morto, chi era il compagno di Iva Zanicchi: l'amore durato 40 anni, il tumore, le 90 sigarette al giorno

Fausto Pinna morto, chi era il compagno di Iva Zanicchi: l'amore durato 40 anni, il tumore, le 90 sigarette al giorno
Si sono amati per 40 anni, fino all'ultimo giorno. Fausto Pinna, compagno di Iva Zanicchi e celebre produttore musicale, è morto nella notte tra mercoledì 7 e...

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Si sono amati per 40 anni, fino all'ultimo giorno. Fausto Pinna, compagno di Iva Zanicchi e celebre produttore musicale, è morto nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 agosto dopo una lunga malattia. Tre anni fa aveva scoperto di avere un tumore ai polmoni e tra ricoveri, cure e interventi, la sua lotta per la vita è diventata quotidiana. Lo raccontò proprio Iva Zanicchi A Di più: «I medici sono pessimisti perché il tumore contro cui sta combattendo Pippi non è operabile. Malgrado questo, sono certa che lui ce la farà anche questa volta perché è uno che non demorde, è un sardo di fibra fortissima: insieme lotteremo e vinceremo ancora. Non cedo un millimetro e nemmeno Fausto ha intenzione di arrendersi alla malattia, all’ospedale, al destino». Purtroppo la malattia stavolta ha avuto la meglio. 

 

Chi era, l'amore con Iva

Fausto Pinna ha avuto un ruolo di spicco nel panorama musicale italiano lavorando come produttore. Il rapporto con Iva Zanicchi nacque alla fine degli anni '80, quando venne dato alle stampe il disco "Care Colleghe", dietro il quale - ricorda PrimaMonza - c'era proprio la "firma" di Pinna. Da quel momento le strade dei due non si sono più separate, con un legame sentimentale che è durato quasi quarant'anni. Prima di Pinna la cantante è stata sposata con Antonio Ansoldi, da cui ha avuto la figlia Michela. Anche Fausto Pinna, a sua volta, ha un divorzio alle spalle e proprio la circostanza di avere affrontato entrambi l'esperienza delle nozze, li aveva indotti a non considerare il grande passo tra i programmi imminenti. Pinna lascia anche una figlia, avuta da una precedente relazione. I funerali saranno celebrati domani, venerdì 9 agosto, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Lesmo.

 

 

La malattia e le sigarette

«Fumava novanta sigarette al giorno - raccontava Iva al settimanale Di Più  - ma non ce lo aspettavamo, sembrava stesse bene, invece dopo quella terribile diagnosi gli hanno dato solo due mesi perché sembrava che non si potesse fare più nulla. Io ho fatto di tutto per non fargli pesare quel dramma, lo incoraggiavo nelle cure, gli sono sempre stata vicino per cercare di allungargli la vita fino a quando, quasi per miracolo, un po’ alla volta, ha iniziato a stare meglio...». Ma «purtroppo poco tempo fa si è rotto una vertebra è stato nuovamente ricoverato e dalle analisi che ha fatto abbiamo scoperto che il tumore è tornato all’attacco».

 

La forza di Iva

Iva è sempre rimasta accanto l suo compagno: «Vado avanti perché lo amo, voglio il suo bene e vederlo così mi provoca un grande dolore. Se hai amore e compassione, la forza di stare al fianco di una persona che sta vivendo grandi difficoltà alla fine la trovi sempre», disse. E poi c'è l'amore: «Gli faccio sentire tutto quello che provo per lui, perché ne ha bisogno. Glielo dico sempre: “Lo sai che ti amo?” e lui ride. “Iva, tu lo sai che io ti amo di più?”, mi risponde. Con lui ho lasciato cadere ogni difesa...».

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Corriere Adriatico