FANO - Un concerto che miscela musica e letteratura: questa sera alle 21,15 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna di Fano, Alessio Arena, vincitore del Premio Letteraria...
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Canzone e letteratura…un flebile confine?
«È sempre stato molto flebile: la musica è un’eredità di famiglia per me, la letteratura un po’ meno, ma è stata molto importante perché essendo un timido cronico mi permetteva di esprimermi».
Come descriverebbe la sua musica?
«Non facile farlo, perché ci sono elementi di varie tradizioni: non è una scelta ma risponde proprio alla mia biografia dato mi sono sempre diviso da una sponda all’altra del Mediterraneo e, da grande, si è aggiunta anche l’America latina. Direi musica mediterranea, ma che contiene anche un “mediterraneo inventato” che si affaccia sull’America».
Napoli e la Spagna: solo il mare le divide?
«C’è un sentire molto vicino molto simile e condiviso. Ora però sono reduce da un tour in Cile: ho viaggiato nel deserto di Atacama dove sono arrivati napoletani e lucani e hanno innalzato vere e proprie città nel deserto!».
Le sue sono storie di migrazione?
«Sì, ma non solo: il mio prossimo romanzo è dedicato ad una cantante napoletana di fine ‘800, Gilda Mignonette, molto famosa all’epoca, protettrice pagana della mia famiglia di cantanti. Avevamo un suo ritratto in casa e io pensavo fosse una lontana zia!».
E il suo ultimo disco?
«Viene quasi in contemporanea ma non c’entra con Mignonette. Sono canzoni incise tra Spagna, Cile e Napoli, sempre inventando questo mare nostrum allargato e si chiamerà “Il mare minore” perché racconterà di una migrazione verso casa».
Un viaggio al contrario?
«Sì, sono canzoni tutte scritte attraversando il deserto di Acatama, appuntate con la chitarra: vere e proprie canzoni di viaggio che nascevano al momento e cercavo di memorizzare».
A Fano qual è il programma?
«Racconterò un po’ delle ultime canzoni, dei dischi precedenti, tutti lavori incisi tra Italia e Spagna, ma anticiperò anche qualcosa dal disco nuovo. È un recital che passa dalla letteratura alle canzoni, d’altronde dico sempre che “l’unica letteratura che non ha parole superflue è la musica».
Info: 0721-800750, ingresso 5 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico