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FANO - Cinema rigorosamente d’autore e a vocazione giovanile, in un recupero della memoria che guarda al futuro: la 33esima edizione di Fano International Film Festival regala una giornata (sabato 23 ottobre) di totale immersione nel cinema di qualità, dove il cortometraggio testimonia la vivacità di un settore ricco di stimoli. Ben 1500 sono le opere giunte da oltre 100 nazioni alla giuria del festival, presieduta dallo storico ideatore della manifestazione, Fiorangelo Pucci.
«Ci troviamo di fronte - sottolinea Pucci - a una delle più importanti edizioni degli ultimi anni, sia per la straordinaria qualità del prodotto filmico, che per l’interesse che aleggia intorno alle nostre scelte. Un festival che tutti attendono con curiosità, compresi autori, produttori, attori e attrici, protagonisti di fiction, film d’animazione, documentari, spot e film d’arte. Tra i temi trattati, oltre a quelli dell’accoglienza, della partecipazione democratica, dell’emarginazione giovanile e del disagio sociale, non poteva mancare quello della pandemia, di cui abbiamo voluto proporre l’ironica versione del regista barese Michele Bia, con il suo “Gesù in ferie”. Probabilmente il cinema non è più la fabbrica dei grandi sogni collettivi, ma rimane un viaggio avventuroso nella conoscenza». La giornata di sabato, alla Sala Verdi del teatro della Fortuna, si svolgerà in due tranche: dalle 17 alle 19 sarà proiettata una selezione delle migliori pellicole, mentre dalle 21,15 si svolgeranno le premiazioni e la visione dei lavori premiati. Da segnalare, verso le 18,30, la presenza, fuori concorso, del corto “La lettera U”, di Aldo Emanuele Castellani, figlio di Leandro.
Ad aggiudicarsi il titolo di miglior film d’autore italiano 2021 è stato “Anne” di Stefano Malchiodi e Domenico Croce, non a caso vincitore anche del David di Donatello 2021, realizzato con una speciale tecnica di animazione detta “rotoscopio” che disegna i personaggi reali.
Corriere Adriatico