FABRIANO - Il Teatro Don Bosco di Fabriano è pronto accogliere oggi “Stavamo meglio quando stavamo peggio?”, uno spettacolo comico con qualche tendenza...
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FABRIANO - Il Teatro Don Bosco di Fabriano è pronto accogliere oggi “Stavamo meglio quando stavamo peggio?”, uno spettacolo comico con qualche tendenza alla nostalgia che vede come protagonisti Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio (volto noto di Rai Uno nelle fiction “Cuori” e “L’allieva”). Due le rappresentazioni, la prima alle ore 17 e la seconda alle 21.
Un viaggio che partirà da una ipotetica mansarda, dove un uomo riscopre vecchi oggetti, libri e canzoni di un tempo che fu. Lo spettacolo porterà in scena le canzoni che hanno fatto la storia del nostro paese tra gli anni ’60 e ‘70 come filo conduttore, insieme ad oggetti oramai inutilizzati che rievocano lo spirito allegro di un paese che sembra oggi essersi intristito. A rendere ancora più unico lo spettacolo le musiche (dal vivo) del virtuoso della fisarmonica fabrianese Diego Trivellini. «Devo dire che per me è una grande emozione portare in scena lo spettacolo al Don Bosco – spiega Diego Trivellini - perché in un certo qual senso è un ritorno alle origini. Tutto è infatti partito dal Teatro Gentile, parecchi anni fa, era il 19 ottobre 2007. Lì ho conosciuto per caso Stefano, nell’ambito della manifestazione canora “C’eravamo, ci siamo e ci saremo”, e così è partita la nostra collaborazione».
Lo spettacolo parla di uno zio e di un nipote che si confrontano sulle epoche, le tecnologie, le canzoni, i costumi, il linguaggio e la cultura cambiata così velocemente in questi ultimi 50 anni. Attraverso le canzoni che hanno fatto la storia del nostro paese dagli anni ‘60 in poi, e tanti oggetti che ormai non vengono più usati. Non mancheranno riferimenti alla situazione attuale con una rodata miscela di teatro e canzone. «Lo spettacolo sarà interattivo, e la partecipazione del pubblico è essenziale. Siamo riusciti a mantenere tale caratteristica conciliandola anche con il rispetto delle normative attuali. Per Stefano e Fabrizio, il rapporto con gli spettatori in un format come il nostro è infatti Imprescindibile – prosegue Trivellini - così come saranno imprescindibili le musiche di Alberto Sordi, Renato Carosone, Luis Armstrong e tanti altri rielaborate in chiave più moderna e quindi fruibile anche da un pubblico più giovane. Vengono proposti anche dei brani di fisarmonica elettronica solista, aventi per oggetto colonne sonore e celebri temi della musica sinfonica. Tra l’altro, nel corso di questi anni gli interventi musicali sono andati sempre in crescendo, sia come numero che come durata, testimonianza del buon gradimento del pubblico».
Sorriso e speranza: sono questi i sentimenti che i due attori vogliono rievocare negli spettatori, senza dimenticare l’importanza del bisogno di continuare a riflettere e sognare.
Corriere Adriatico