BARI - Licenziati via posta elettronica. Il rapporto tra Striscia la Notizia e i due (ex) inviati pugliesi Fabio e Mingo è stato risolto con una mail su carta intestata di Reti...
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Nella lettera con cui si interrompe il contratto tra il tg satirico di Antonio Ricci e Fabio e Mingo emerge anche un profilo giudiziario inedito, con un riferimento ad una inchiesta della Procura di Bari. «In tale comunicazione - proseguono gli ex inviati noti per consegnare la versione pugliese del tapiro, il provolone - si fa riferimento anche a una presunta indagine della Procura di Bari su tale vicenda, nella quale evidentemente non ci viene mosso alcun addebito non avendo ricevuto alcuna comunicazione in proposito».
I due ex protagonisti di Striscia hanno palesato una grande sorpresa anche perché tutte le richieste di incontro per replicare o chiarire la querelle sono state declinate: «Nell'esprimere incredulità e stupore per il trattamento che ci è stato riservato - conclude la nota - senza consentirci alcun diritto di replica e senza rispondere alle nostre reiterate richieste di incontro, ribadiamo la correttezza dell'attività svolta in questi anni esclusivamente come attori».
Fabio e Mingo, a Striscia dal 1997 con decine e decine di servizi contro malaffare pubblico e truffe di privati, sono stati prima sospesi con un videoeditoriale del Gabibbo nella puntata del 24 aprile e poi ufficialmente allontanati con un nuovo intervento in diretta del pupazzo rosso il 5 maggio scorso: in quest'ultima comunicazione è stato fatto riferimento a due servizi artefatti. «Cari spettatori - queste le parole del congedo del Gabibbo al tandem barese - parliamo di Fabio e Mingo e della loro redazione.
Corriere Adriatico