Eva Grimaldi a "Oggi è un altro giorno": «Quel rombo dell'aereo... Poi non ho più parlato»

Eva Grimaldi si confessa ospite del programma condotto da Serena Bortone

Eva Grimaldi ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno
Eva Grimaldi ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Eva Grimaldi, attrice e showgirl, è stata in passato la fidanzata di Gabriel...

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Eva Grimaldi ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Eva Grimaldi, attrice e showgirl, è stata in passato la fidanzata di Gabriel Garko ed ora è sposata con Imma Battaglia.

 

 

 

 

Eva Grimaldi ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno

 

 

Eva Grimaldi ospite a "Oggi è un altro giorno"

 

 

Eva Grimaldi ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno ha parlato della sua infanzia: «Il mio vero nome è Milva – ha raccontato -  per volere di mia madre. Mio padre voleva chiamarmi Mina. Sono ultima di una famiglia numerosa, si usava dire “nata per sbaglio” quando un figlio non era cercato, io ci rimanevo male. La mia era una famiglia del nord, patriarcale.  Sono nata a sette anni dell’ultimo dei tre fratelli, la prima femmina. Dovevo stare in silenzio e non parlare, mi dovevo conquistare le cose. Mio padre negli anni ’60 è stato vittima di una truffa. Era ambulante, ha perso tutto. Con grande coraggio siamo andati a vivere in periferia di Verona, in mezzo alle boscaglie e ai maniaci, ma eravamo felici. L’affitto allora era di 12mila lire e per noi era tanto».

 

Da piccola Eva Grimaldi ha avuto difficoltà nel linguaggio: «A 4 anni stavo rientrando a casa, passa un aereo militare e fa un rumore pazzesco, ho sentito il rombo dei motori nell’orecchio. Da lì per un periodo non ho spiccicato una parola, poi sono diventata balbuziente. Mia madre mi ha portato subito alla Asl e per due anni ho frequentato una logopedista. Alle scuole pubbliche mi mandavano in una classe “differenziata”, ma io avevo solo bisogno di essere “accompagnata” e allora mi hanno trasferito alle suole private, dalle suore. Mia madre per pagare la retta lavorava gratis per loro».

Eva Grimaldi ha lavorato anche con Federico Fellini, barando durante il provino: «Con Fellini ho barato sulla misura del seno infilando dei calzini nella biancheria intima, perché lui amava le maggiorate. Il mio agente mi chiese di non gesticolare e parlare troppo, perché al tempo avevo un forte accento veneto. Il maestro invece mi ha chiesto subito di raccontare di me. E' andato vicino alla finestra, si è girato e mi ha guardato il seno. Io pensavo ci provasse, invece ha tolto il calzino riempitivo dalla maglietta: «E questo cos’è?! Ti prendo perché sei simpatica…».

 

Eva ha avuto una storia con l'attore Sean Penn: «Sono andata a New York per fare una fiction.  Nella reception dell’albergo c’erano delle persone e una mi ha detto: “C’è Sean Penn che sti sta guardando…”. Mi ha invitato nella sua suite, registrata ad altro nome, e abbiamo parlato. La sera siamo andati a cena insieme, entrando in macchina mano per la mano. Al ristorante ci portano al tavolo prenotato, mi siedo e dietro di me trovo tutta la mia troupe, con cui dovevo mangiare ma a cui avevo detto che non mi sentivo bene».

 

 

In gioventù per un breve periodo è caduta nella trappola delle sostanze stupefacenti: «Sono arrivata a Roma molto giovane e ingenua, con tutta la libertà a disposizione. Ho avuto una brutta esperienza con la droga. Sono venuti i poliziotti pensando che avessi in casa sostanza stupefacenti. Stavo facendo il passaporto per andare a Santo Domingo a girare un film e pensavano che stessi fuggendo. Io ho fatto i nomi ma dopo ho reagito subito, grazie al mio agente e all’educazione che mi ha dato la famiglia. Io da ex balbuziente a causa della cocaina poi avevo cominciato ad avere di nuovo problemi, ero sempre agitatissima».

Oggi è ha contratto un'unione civile con Imma Battaglia: «Imma per me è stata molto importante. E’ quella che mi ha dato stabilità, stavo malissimo al tempo perchè ero uscita da una relazione e avevo anche comincato a bere. Mi ha dato forza, in lei ho trovato l’onesta. Il nostro è un amore onesto. La prima volta che ci siamo incontrati ho pianto tantissimo e il suo abbraccio mi ha accolto».

 

 

 

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Corriere Adriatico