Enrico Ruggeri si racconta a Moie mentre prepara la data zero del tour

Enrico Ruggeri nella biblioteca di Moie
MOIE  - "Musica, arte, cultura, motore turistico di un paesaggio". Ovvero, come ogni sfumatura, volto o incontro può diventare musica, poesia,...

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MOIE  - "Musica, arte, cultura, motore turistico di un paesaggio". Ovvero, come ogni sfumatura, volto o incontro può diventare musica, poesia, narrazione per raccontare una terra e far innamorare. Di questo si è parlato alla biblioteca La Fornace, con un ospite d'eccezione: il cantautore scrittore e conduttore Tv Enrico Ruggeri, protagonista sabato 2 aprile del concerto "Un viaggio infinito Tour" alle ore 21 al teatro Spontini con un'orchestra di 42 elementi. Accanto a Ruggeri, il consigliere di amministazione Rai Rita Borioni, originaria proprio di Maiolati. A tirare le fila di questa chiacchierata sulle Marche e sulla sua ritrosia a promuovere bellezze e talenti, è stato il giornalista conduttore televisivo Paolo Notari. 


"Amo la varietà umana e caratteriale di queste terre - dice Ruggeri - dai paesaggi alle persone. Non accade ovunque di essere in collina a bere Verdicchio e poi scendere a mangiare pesce crudo sulla costa, nell'arco di pochissimi chilometri. Peccato che le Marche manchino di autostima per valorizzare quella enorme grandezza che hanno". Stretto il legame tra le Marche e Ruggeri, che la scorsa estate ha ricevuto la cittadinanza onoraria a Marotta, "Città de Il mare d'inverno", per aver tante volte dichiarato di aver scritto proprio lì la canzone: uno dei suoi capolavori che si unisce a successi del calibro di "Quello che le donne non dicono", "Mistero", "Contessa", "Primavera a Sarajevo", "Si può dare di più". Tutti successi che rendono il suo concerto live tra i più gradevoli fra quelli dei cantautori italiani. Da una settimana ospite del nostro territorio, Ruggeri ieri è stato accolto da centinaia di fan.


"Di queste giornate, di queste terre porterò via i volti, gli incontri fatti, le chiacchiere scambiate con la gente comune - conclude - e non è raro che delle persone, pur inconsapevolmente, siano diventate protagoniste delle mie canzoni". Il cantautore è stato salutato dal consigliere delegato alla Cultura Sandro Grizi e dal presidente del consiglio regionale Marche Antonio Mastrovincenzo, che ha parlato della necessità dei marchigiani di avere più inventiva, capacità di mettersi in rete (i distretti culturali evoluti) e più lungimiranza nell'investire i fondi europei della cultura e turismo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico