Finocchiaro protagonista nello spettacolo “Il filo di mezzogiorno” a Macerata: «Fare Goliarda è sempre stato il mio sogno»

L’attrice siciliana Donatella Finocchiaro in una scena
MACERATA - La storia di Goliarda Sapienza sarà interpretata da Donatella Finocchiaro. L’attrice siciliana, oggi e domani, sarà protagonista, alle ore 21,...

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MACERATA - La storia di Goliarda Sapienza sarà interpretata da Donatella Finocchiaro. L’attrice siciliana, oggi e domani, sarà protagonista, alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, nello spettacolo “Il filo di mezzogiorno”, per la regia di Mario Martone, nell’ambito della stagione teatrale di Comune e Amat. 

 
L’idea
La rappresentazione nasce da un’idea della stessa Finocchiaro. «Il papà di mia figlia, Edoardo Morabito – racconta – mi ha fatto conoscere la figura di Goliarda, scrittrice rimasta a lungo misconosciuta. Dopo aver letto il suo libro, l’ho mostrato anche a Ippolita di Majo, che ha curato l’adattamento per il teatro, e da lì è partita tutta questa avventura». Lo spettacolo racconta la figura di Goliarda Sapienza. «Una figura femminile – la descrive Finocchiaro – tanto particolare quanto scomoda. Fuori da ogni schema, e anche dalle ideologie politiche del suo tempo. Prima partigiana, poi femminista, sempre anticonformista, con l’arma della scrittura. Secondo me era pure troppo avanti per il suo tempo, direi quasi troppo all’avanguardia per gli anni ‘60. Le fecero 5 elettroshock, ma alla fine riuscì a uscire dalla depressione». Lo spettacolo narra proprio questo, il percorso psicanalitico, descritto nel libro da cui è tratto lo spettacolo.


Le emozioni 
La Finocchiaro è siciliana, nello specifico catanese, proprio come il personaggio di Goliarda Sapienza che impersona nello spettacolo. «Abito a San Berillo il suo stesso quartiere – ricorda l’attrice – ci sono tante coincidenze. Mentre le parlo sto camminando tra i vicoli che percorreva anche lei. La sua anima apparteneva a questa terra come vi appartengo io». Un ruolo certamente non facile che la protagonista ha affrontato con passione. «Era il mio sogno», spiega, mentre nella sua passeggiata passa proprio per piazza Goliarda a Catania. «Erano 10 anni – prosegue – che volevo fare uno spettacolo su di lei. Sono contenta che ci siamo riusciti. Abbastanza difficile, comunque, entrare nel personaggio, il testo è letterario, poetico, con il dialogo che lei fa con il dottore psicanalista molto tosto da sostenere». Fin qui lo spettacolo di Macerata, perché Donatella Finocchiaro, oltre al teatro, è anche protagonista al cinema e in televisione. Se le chiedete quale attività preferisce, lei vi dirà: «Rispondere è difficile. Come lo è alla domanda “vuoi più bene alla mamma o al papà”?. Comunque posso dire che tra tutti il teatro è forse il più faticoso, ma quello che dà più soddisfazioni: il pubblico respira con te durante lo spettacolo, ed è una cosa stupenda. Il pubblico viene a teatro per scelta».


Il futuro


Donatella Finocchiaro conosce poco le Marche, qui è sempre era capitata in di passaggio. «Giro l’Italia – commenta – vado dove mi porta il lavoro. Adesso sono in tournée con questo spettacolo fino al 5 giugno, poi sarò allo Stabile di Catania per un nuovo spettacolo». Per partecipare le informazioni sono disponibili alla biglietteria del teatro (0733230735). Con lo spettacolo torna anche l’appuntamento con “Gente di Teatro”, l’incontro con la compagnia, previsto per domani, 29 aprile, alle ore 18, al Teatro Lauro Rossi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico