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PORTO SAN GIORGIO - Sangiorgese, classe 1994, il dj Alerossi, al secolo Alessandro Rossi, sta facendo un tour nei maggiori club in Europa. Dopo due date a Francoforte e Parigi, in questo mese, ad aprile sarà a Vienna (12) e di nuovo in Germania a Sarrbruecken (16).
La passione
La passione per la musica ce l’ha nel sangue e ha cominciato a mixare quasi per gioco. «I miei genitori – racconta – si sono conosciuti in discoteca. Poi ero allo scientifico paritario Leonardo Da Vinci e i miei amici facevano qualcosa, uno suonava, così ho cominciato anche io. Ho iniziato con le feste, prima facendo il pr, poi passando al djing». Nel frattempo ha finito la scuola, e si è laureato in biotecnologie, senza lasciare la sua passione per la musica. «Avevo superato il primo esame – continua nel racconto – e ho scritto a un club di Pavia.
I contatti
Proprio gli amici lo hanno portato nei club europei per questo tour di marzo e aprile. «Quelli appena trascorsi – commenta – sono stati due anni difficili, ma si sono create unioni artistiche a distanza, grazie anche ai contatti social, di cui dicevo». All’estero il mestiere del dj è visto come una vera professione: «Fuori dall’Italia, quando ti presenti, se gli piaci, ti chiamano. E ti esibisci. C’è più attenzione a questo lavoro, si guarda alla musica, si fa solo quello, e c’è un rispetto reciproco tra noi dj».
Lo stile
«Faccio hip hop – dice – nei club ora si balla quello, in provincia è più facile. Cerco anche di mescolare l’hip hop con la musica house o elettronica. Io non creo nulla di mio, ma mixo tra gli stili, giocando sui brani». Soprattutto americani, quelli italiani che utilizza per il suo lavoro sono pochi. «Ne ascolto molta di musica – dice il dj – ma non la leggo. Intendo dire che sì l’ascolto, ma poi passo oltre, non tutti i brani mixati possono andar bene nei club, anche se mi piacciono. Ricordo che la scorsa estate, proprio nella mia città a Porto San Giorgio, misi una canzone secondo me molto super, ma non ancora nota. É arrivata una persona che mi ha chiesto se potevo mettere una hit. Quel brano divenne hit solo il mese dopo». Nel frattempo dj Alerossi fa anche il direttore artistico e si cimenta in nuove sfide, tra cui la pubblicazione di primi Nft musicali, brani pubblicati in modo tale da renderli unici. «La prossima estate – chiude – sarò nella mia Porto San Giorgio, che porto nel cuore, tanto da mettere il suffisso “psg” nei nomi degli account social». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico