Covid, Iggy Pop e il nuovo brano ispirato al virus: «È lui il personaggio dell'anno»

Covid, Iggy Pop pubblica un nuovo brano ispirato al virus: «È lui il personaggio dell'anno»
  Dirty Little Virus è il nuovo singolo di Iggy Pop e - come si capisce dal titolo - parla del Covid. Con una discreta carica di ironia, la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 

Dirty Little Virus è il nuovo singolo di Iggy Pop e - come si capisce dal titolo - parla del Covid. Con una discreta carica di ironia, la popolare rockstar ha voluto omaggiare i suoi fan con un brano davvero singolare: «L'uomo dell'anno sarebbe sicuramente il virus»​, ha aggiunto il cantante in un video pubblicato da poco su Youtube. Iggy Pop, inoltre, ha specificato che non voleva scrivere un testo troppo «profondo» o sentimentale, bensì qualcosa di «more like journalism», più giornalistico. E il risultato è evidente: la copertina del nuovo singolo -infatti - è su sfondo bianco, mentre al centro spicca una mascherina chirurgica con impresso il viso di Iggy Pop.

 

 

Il precedente

Iggy Pop non è l'unica rockstar che ha voluto omaggiare le persone in isolamento per via della pandemia: già lo scorso anno - appena qualche settimana dopo il primo lockdown - gli immortali Rolling Stones pubblicavano Living In a Ghost Town (Vivere in una città fantasma): la clip era accompagnata dalle immagini delle principali città del mondo, completamente deserte per via della pandemia di coronavirus appena esplosa. In quel caso, però, il video era solo un adattamento di una fortunata coincidenza, dato che il testo era precendente di almeno un anno all'epidemia di Covid. Una confessione che arrivò per bocca dello stesso Keith Richards, lo storico chitarrista della band.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico