Cosmo al No Sound Fest di Servigliano: «Venite a ballare il mio nuovo sound»

Cosmo al secolo Marco Jacopo Bianchi sarà venerdì al NoSound Fest di Servigliano (Foto Chiara Lombardi / Ufficio stampa)
«Mi sto divertendo tanto in questo tour»: così Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, a proposito del suo tour estivo, che lo porterà il prossimo...

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«Mi sto divertendo tanto in questo tour»: così Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, a proposito del suo tour estivo, che lo porterà il prossimo venerdì 26 agosto, alle ore 21, al parco della Pace di Servigliano. Il concerto, che fa parte del No Sound Fest di agosto, è organizzato da Comune e Best Eventi.

 
Il tour
«È quello in cui mi diverto di più rispetto a tutti gli altri – commenta il cantautore e dj piemontese – anche il pubblico dopo tanto tempo è più caldo, e credo che lo sia anche con uno spirito diverso, direi più consapevole». Sul palco canta i brani del suo ultimo album “La terza estate dell’amore”, ma anche i suoi successi del passato. «Quelli non possono mancare – spiega Cosmo – ma saranno come nuovi, li riarrangerò o se vogliamo li rivitalizzerò adattandoli al periodo presente». Quasi un “delicato” cambio di stile, una continua ricerca di nuove sonorità. «Cambio – dice – sono sempre in costante ricerca, per misurarmi con altri sound e gusti, con il groove, con suoni più “fighi”. Ho notato che il mio sound era come se arrancasse un po’, e l’ho sbloccato, ora si balla molto di più. E quando il pubblico, che già mi segue, arriva ai miei concerti mi piace che si trovi davanti a delle sorprese, che si chieda cosa sto facendo. Per me è molto meglio fare in questo modo, rispetto a tanti altri che rimangono sempre uguali». Innovare e rinnovare anche nella musica, quindi, e questo Cosmo lo dice apertamente: «Mi piace giocare sulla ricerca, avere sempre lo stesso stile non mi piace e voglio dire anche che in futuro potrò ancora cambiare, a seconda di come sono, cerco di aprire nuovi orizzonti, chi lo sa? Sarà una scoperta anche per me».


L’album


Cosmo racconta che “La terza estate dell’amore” ha avuto l’influenza dell’inizio della sua attività da dj. «A ridosso dell’album Cosmotronic – racconta – ho iniziato a fare il dj underground, anche a livello europeo, e ho preso parte a uno dei principali festival europei di Amsterdam, il Dekmantel. Ho incontrato molti artisti, di quelli che non hanno i palchi pieni né fanno parte del mainstream, e di conseguenza anche molti linguaggi diversi, in grado di dire la propria. Anche con l’elettronica, e quel mondo un po’ contaminato è finito inevitabilmente nei brani “Io ballo”, “La musica illegale”, una dance più lenta». L’ha scritto nella seconda metà del 2020, un periodo in cui, dice, «ho deciso di “politicizzare” di più il mio messaggio, un bel cambiamento, parlare dello stare insieme». Dopo le date italiane, tra cui quella di Servigliano, ne ha previste alcune anche in Europa. Difficile, però, parlare di differenze tra il pubblico italiano e quello europeo. «Quello più “figo”? - commenta Cosmo – non so dirlo, nemmeno quale sia il più bello. So che vengono anche per ballare e questo mi piace, sempre di più, disco dopo disco, tour dopo tour, è sempre meglio. E dopo il tour vorrei continuare nei club, sto lavorando a pezzi nuovi». Ha ricordi legati alle Marche: «Con i Drink to me ero spesso a suonare nelle Marche, un bel periodo, ho ricordi belli di Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico