Fabio Concato ad Ancona con Musico ambulante tour 2024

Concato ad Ancona con Musico ambulante tour 2024
Sarà un viaggio emozionante, tra le parole e le note di uno dei grandi cantautori italiani. Domani, mercoledì 31 gennaio, alle ore 21, sul palco del Teatro delle...

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Sarà un viaggio emozionante, tra le parole e le note di uno dei grandi cantautori italiani. Domani, mercoledì 31 gennaio, alle ore 21, sul palco del Teatro delle Muse di Ancona salirà Fabio Concato. Arriverà nel capoluogo marchigiano per una delle tappe del suo “Musico ambulante tour 2024”. 

Il viaggio

Un viaggio per l’Italia nel quale Concato riesce ancora a emozionare chi l’ha conosciuto dagli inizi, ma che soprattutto riesce a commuovere anche chi è più giovane. Un viaggio che lui compie non in solitaria, ma accompagnato da Ornella D’Urbano, che cura gli arrangiamenti, il piano e le tastiere, Gabriele Palazzi Rossi alla batteria, Stefano Casali al basso, Larry Tomassini alle chitarre. Un artista che nel corso degli anni ha cantato la quotidianità e che continua a fare ascolti importanti ai suoi concerti, fatti di ricordi e di emozioni, che arrivano dritti al cuore di chi ascolta la sua musica d’autore. Un repertorio ricco, quello di Concato, lungo 47 anni, da quando ha pubblicato il primo album “Storie di sempre” nel 1977 arrivando ai giorni nostri. Un tour che quest’anno, di fatto, celebra i 40 anni di “Fiore di maggio”, che lui volle dedicare alla figlia primogenita, Carlotta. Impossibile non ricordare alcuni celebri versi di questa canzone: «Tu che sei nata dove c’è sempre il sole, sopra uno scoglio che ci si può tuffare». Una canzone senza tempo, che non ha età, che ancora emoziona. Impossibile non citare “Domenica bestiale” o “Guido piano” o ancora “Rosalina”, anche questa arrivata ai quarant’anni dall’uscita. Canta la vita, i ricordi, e quando lo fa racconta storie. Non potrà non cantare “O bella bionda”, “Ti ricordo ancora” e tanti altri titoli che hanno fatto la sua storia e quella della musica italiana, fino ai titoli più recenti. Non mancheranno “Stazione nord”, “Gigi” e il brano “051 222525” che il cantautore ha composto intitolandolo con il numero che allora aveva il Telefono Azzurro e che è dedicato proprio alle violenze domestiche sui bambini.

La carriera

Impossibile citare tutte le canzoni, sono oltre 120 quelle composte e cantate da lui, dal 1977 a oggi. La mamma giornalista, il padre chitarrista e divulgatore della musica jazz, a 12 anni Fabio Concato ha fondato con il fratello maggiore il suo primo gruppo rock. Nel 1974, con Bruno Graceffa e Giorgio Porcaro ha dato vita ai “Mormoranti”, gruppo con cui scriveva testi, musiche riscuotendo successo. Poi l’esordio discografico e la sua carriera è ormai storia. Una carriera in cui ha dimostrato di apprezzare anche il jazz, un genere che lui ha imparato a conoscere in casa, grazie a suo padre. I jazzisti americani sono stati quelli che l’hanno colpito di più, tra cui Evans, Chet Baker, o i brasiliani, tra cui si possono nominare Joao Jilberto o Antonio Carlos Jobim. Proprio a Chet Baker è dedicato l’album “Ballando con Chet Baker”, dalle sonorità jazz, che contiene “Ciao Ninin”, il brano con cui Concato, nel 2001, ha partecipato per la prima volta al festival di Sanremo, dove è tornato per la seconda volta, nel 2007, con “Oltre il giardino”, in cui parla della perdita del lavoro a 50 anni.

 

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Corriere Adriatico