Il prezioso Codice Santini battuto all’asta oggi a Milano. E dell'epoca dei Montefeltro e Della Rovere. Valore stimato: quasi mezzo milione

Il prezioso Codice Santini battuto all’asta oggi a Milano
Oggi, martedì 27 febbraio, presso la Casa d’aste “Il Ponte” a Milano, sarà battuto il Codice Santini. Un rarissimo manoscritto del Quattrocento...

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Oggi, martedì 27 febbraio, presso la Casa d’aste “Il Ponte” a Milano, sarà battuto il Codice Santini. Un rarissimo manoscritto del Quattrocento redatto presso la Corte dei Montefeltro e dei Della Rovere, unico fra i manoscritti urbinati a non essere stato trasferito alla Biblioteca Apostolica Vaticana nel 1657 e rimasto per cinque secoli nelle mani di un privato.

La summa del sapere

Il suo fine era di glorificare l’egemonia dei Duchi in materia di macchine civili e militari. Un libro magistralmente illustrato che stupisce come opera d’arte e come summa del sapere urbinate del Quattrocento. È stato dichiarato nel 2012 patrimonio culturale dello Stato italiano.  

Lo studio dell'ingegneria e della meccanica

Tuttora oggetto di studio da parte di numerosi esperti i quali, ancora incerti sull’attribuzione definitiva, risultano comunque uniformemente concordi nell’annoverarlo tra le prime testimonianze di un approccio scientifico allo studio dell’ingegneria e della meccanica, un ramo di ricerche ai tempi accessibile solo a un ristretto cenacolo di intellettuali che facevano parte della cerchia delle personalità vicine a Francesco di Giorgio Martini (1439-1501). L’architetto autore sia del celebre Opusculum de Architectura che probabile ideatore dei disegni preparatori alle 72 formelle del Fregio dell'arte della guerra (entrambi dedicate alle virtù del principe guerriero, il Duca Federico da Montefeltro) è un maestro riconosciuto per la spiccata abilità nella rappresentazione delle macchine. Fu allievo di Mariano di Jacopo, detto il Taccola, meglio noto come l’Archimede di Siena, da cui imparò l'arte ingegneristica e che lo portò a tessere uno stretto rapporto con Leonardo da Vinci. Lo testimoniano anche le annotazioni del Genio nel codice Ashburnham 361. L'incontro tra i due avvenne nel 1490 e fu fondamentale per la realizzazione dell'uomo vitruviano e di macchine da guerra.

I disegni

Il manoscritto è composto da 68 carte e contiene 136 disegni su pergamena antica. Ad oggi esistono solo tre manoscritti al mondo strettamente connessi a questo esemplare conservati presso il British Museum, la Biblioteca Apostolica Vaticana e la Biblioteca Medicea Laurenziana. Il Codice Santini è l’unico che preserva la legatura originale eseguita da un tecnico molto abile forse su committenza ducale per la biblioteca. Il valore stimato tra i 380-450 mila euro.

 

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Corriere Adriatico