I classici tornano a parlare, da Omero a Manzoni dodici incontri a Pesaro per riscoprire la letteratura dei grandi autori

Da sinistra Enrico Capodaglio, Lucia Ferrati, Marco Perugini, Camilla Murgia e Cristian Della Chiara alla presentazione dell’iniziativa
PESARO - Con l’Odissea di Omero, il 20 gennaio alle 18 alla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, si alza il sipario su Classici per un anno, un ciclo di dodici incontri, uno al...

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PESARO - Con l’Odissea di Omero, il 20 gennaio alle 18 alla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, si alza il sipario su Classici per un anno, un ciclo di dodici incontri, uno al mese, che invitano a scoprire o a riscoprire, ma soprattutto a gustare la letteratura di grandi autori del passato.

 

Pesaro, futura Capitale Italiana della Cultura 2024, è anche Città che legge e che ama le letture di qualità, nonché gli spazi di particolare bellezza e suggestione in cui avverranno gli incontri: dalla Biblioteca Oliveriana a Villa Caprile, Villa Imperiale, la Loggia del Genga di palazzo Ducale, la corte di palazzo Montani Antaldi, palazzo Ciacchi e i Musei Civici.


Location da favola


«Da Omero a Manzoni, passando attraverso tanti meravigliosi scrittori, nei 12 appuntamenti si potrà gustare o rigustare il piacere dei grandi classici che, come diceva Calvino, “non hanno mai smesso di parlarci” e noi non abbiamo mai smesso di volerli ascoltare, perché hanno sempre tanto da dirci», racconta Lucia Ferrati curatrice della rassegna insieme a Enrico Capodaglio. «Abbiamo colto la suggestione di queste belle pagine, anche collocando gli incontri in luoghi di particolare bellezza della nostra città, concentrandoci su quelli che avessero anche una affinità elettiva o storica con gli autori, grazie alla collaborazione di tutti coloro che ci hanno messo a disposizione palazzi storici e sedi prestigiose». Un calendario che desterà sicuramente grande interesse e che, oltre ai protagonisti, i tre conduttori Enrico Capodaglio, Claudia Rondolini e Chiara Agostinelli che avranno il compito di aprire le porte di questi grandi classici, vedranno 48 Voci dei Libri che avranno l’onore e l’onere di dare voce a tanta bellezza.

Una vita precaria lontana dai classific

Il critico Enrico Capodaglio spiega la chiave di lettura: «Noi viviamo molti dolori, paure e speranze, manchiamo di tanti beni: questa nostra vita precaria e incompleta sembra abissalmente lontana dai classici, canonici e durevoli nel tempo, ma invece è tutto il contrario. C’è un’intimità nella relazione con queste opere, che si leggono e si ascoltano da secoli, perché nascono da questi stessi dolori, mancanze e paure di cui soffriamo ogni giorno. Occorre andare oltre le barriere accademiche per fare ritrovare questo rapporto alle persone più disparate, perché i classici riescono a parlare al cuore e alla mente di tutti».

Capodaglio aggiunge anche la sua considerazione sull’attuale dibattito popolare che vede Dante autore di destra: «È sempre stato un problema di tanti politici quello di guadagnarsi il consenso dei classici. Dante è sempre stato oggetto di “cattura”, ma è sempre stato talmente libero sia dalla vita politica che religiosa, da suonare come eretico. Talmente eretico da affermare l’indipendenza del potere imperiale da quello della chiesa e così eretico da inventare lui, la donna amata, come guida per il paradiso, contro ogni spirito dogmatico».

Organizzatori della rassegna l’Università dell’Età Libera e Comune di Pesaro in collaborazione con Amici della Prosa, Voci dei Libri APS e gli Enti ospitanti. «Questo è il primo punto di orgoglio di come si faccia rete in città. - conclude Cristian Della Chiara in rappresentanza dell’Università dell’Età Libera - Un ottimo esempio di come si lavorerà nel 2024: non solo enti culturali, ma straordinari luoghi che si renderanno disponibili per diverse intriganti iniziative». 

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Corriere Adriatico