Panariello e “La favola mia”, due tappe nelle Marche a Civitanova e a Senigallia

La locandina del tour di Panariello
CIVITANOVA - Dopo aver conquistato le platee di tutta Italia con un tour di oltre 2 anni insieme con gli amici di sempre Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, Giorgio...

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CIVITANOVA - Dopo aver conquistato le platee di tutta Italia con un tour di oltre 2 anni insieme con gli amici di sempre Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello torna con il nuovo spettacolo “La favola mia” da marzo 2020 nei teatri italiani. Tante risate, un pizzico di irriverenza, attualità e grandi classici del suo repertorio: saranno questi gli ingredienti di questo nuovo spettacolo in cui Panariello racconta e si racconta ripercorrendo in una veste inedita e attuale i 20 anni che lo hanno visto protagonista tra teatro, cinema e televisione. Il tour farà due tappe nelle Marche: il 18 marzo al Teatro Rossini di Civitanova e il 2 maggio al Teatro La Fenice di Senigallia. I biglietti sono in prevendita da ieri su www.ticketone.it e dalle ore 11 di lunedì 30 dicembre nei punti vendita abituali.

«Il 2020 per me sarà - sottolinea l’artista - un anno speciale, sia come Giorgio, perché compio 60 anni, sia come Panariello, perché festeggio 20 anni esatti dal successo di Torno Sabato, e non potevo scegliere un modo migliore di festeggiare questi importanti traguardi: il palco del teatro e il calore del pubblico. Ho fatto di tutto nella mia carriera, dal cinema alla tv ma il teatro resta sempre un posto speciale per me. Questo spettacolo racconta la favola di un ragazzino della Versilia con il sogno di diventare un artista. Non sa ancora cosa sarà: un cantante, un attore, un clown o un trapezista ma di sicuro non quello che la vita gli aveva messo in serbo, e cambiare le carte in tavola non è stato semplice. E adesso che è giunto a 60 anni, questo ragazzino ha voglia di raccontarsi: gli esordi difficili, cosa ha trovato divertente ma anche cosa lo ha fatto soffrire. Perché, come in ogni favola che si rispetti, il lieto fine non è sempre così scontato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico