OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Sta girando l’Italia da diverse settimane e con il suo tour, in esclusiva regionale, farà tappa anche a Civitanova Marche: Claudio Bisio sarà in scena al teatro Rossini con il suo spettacolo “La mia vita raccontata male” domani, martedì 23 aprile e mercoledì 24, alle ore 21,15, per due serate volute da Comune ed Eclissi eventi.
Lo spettacolo
Scritto da Francesco Piccolo, lo show vedrà Bisio in scena insieme ai musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino. «Esagerando – dice il protagonista a proposito dello spettacolo – potremmo dire che è una summa dell’opera di Piccolo, qualche inedito, ma la storia si basa sul libro “Il desiderio di essere come tutti”.
Bisio spiega anche perché nel titolo c’è “raccontata male”: «È un omaggio che facciamo a un amico, Gipi, e alla sua graphic novel “La mia vita disegnata male”. Male perché non seguiamo una cronologia scrupolosa, ma andiamo avanti e indietro nel tempo, quasi come un puzzle. Male anche perché non ci sono solo cose belle, ma pure negative, c’è del politicamente scorretto, non edulcoriamo niente. Piccolo è un maestro e speriamo di raccontare bene le sue storie». Non può venir male questo spettacolo, Bisio e Piccolo sono amici, si sono conosciuti ai reading a cura di Gallione. Con quest’ultimo poi il sodalizio lavorativo è ancor più forte, lavorano insieme da più di 25 anni e questo che arriva a Civitanova è il settimo spettacolo che fanno insieme.
La musica
Anche questa volta ci sarà la musica. «In tutti i miei spettacoli – dice Bisio – ci sono sempre dei musicisti, in questo ci sono due bravissimi polistrumentisti che eseguono i brani di Paolo Silvestri. Proprio per la presenza di musica qualcuno ha definito lo spettacolo melologo, qualcun altro lo ha avvicinato al teatro canzone di Gaber, una considerazione che mi onora tantissimo». Dal teatro al cinema e ritorno, Bisio racconta che «dopo tanti film come attore, pochi mesi fa è uscito il mio primo film come regista, “L’ultima volta che siamo stati bambini”. È stata ed è ancora un’esperienza fantastica, soprattutto per il vasto seguito delle scuole: l’ho portato davanti a platee di adulti e bambini, arrivando fino al Parlamento Europeo, appena prima di partire per la tournée teatrale. Sono felice di essere ancora a teatro dove ho iniziato la mia carriera 44 anni fa».
Ama il teatro del quale Bisio dice di apprezzare soprattutto il fatto che sia live: «Succede tutto in quel momento, su quel palco, poi svanisce per sempre e ogni replica è diversa dall’altra. Cinema e televisione mi piacciono, ma la reazione live del pubblico è impagabile. Ricordo la lezione che mi ha dato Dario Fo, cioè che far ridere è più difficile che fare piangere. Ed è così: se porti in scena qualcosa di comico e non funziona si vede subito».
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico