CIVITANOVA - Continua il Privé Tour 2019 degli Avion Travel. Sabato sera la band di Peppe Servillo si esibirà in un grande concerto a Civitanova Marche (area...
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Peppe, cosa ha portato gli Avion Travel a cambiare da rock band a jazz-pop?
«Erano i primi anni ‘80, e tutte le band italiane in quel periodo subivano le influenze di quanto succedeva all’estero. Così anche noi abbracciammo, inizialmente, un suono più rock. Poi, piano piano, cominciava a formarsi la nostra cifra stilistica. E le parole per noi diventavano sempre più importanti».
Ecco, quanto sono importanti le parole nella sua musica?
«La parola è un valore nella musica. E la musica è un veicolo privilegiato per la comunicazione. Nel nostro ultimo disco, ad esempio, il contenuto che vorremmo esprimere al meglio è proprio la richiesta di attenzione».
In che senso?
«Ogni canzone, per essere capita, ha bisogno di essere ascoltata. Dunque la nostra è una richiesta di attenzione rivolta a chi ci ascolterà. Troppo spesso, oggi, la parola è messa in secondo piano o subordinata alle immagini. Mentre noi vorremmo che anche nelle canzoni la parola fosse un valore».
Quindici anni tra due album di inediti. Come mai?
«Perchè in quel lasso di tempo ogni membro della band ha seguito dei progetti individuali. Ma anche come Avion Travel non siamo mai stati fermi. Abbiamo comunque pubblicato degli album di rivisitazioni e omaggi ad altri artisti. Poi, ad un certo punto, è arrivata la combinazione giusta per un nuovo disco di inediti, e l’anno scorso è uscito “Privè”». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico