CINGOLI - Un sidecar del museo di Cingoli in tutte le sale cinematografiche italiane in occasione dell’uscita del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo intitolato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il cingolano Costantino Frontalini è il proprietario di oltre 120 “pezzi” in esposizione al Museo del Sidecar inaugurato un anno e mezzo fa nelle vicinanze del lago di Castreccioni. Si tratta di una collezione unica al mondo. Questo sidecar (monocilindrico 4 tempi, costruito insieme da due case motociclistiche inglesi, la Bsa e la Sunbeam) riscosse un discreto successo in Inghilterra dei primi anni ‘60. Il sidecar è il grazioso modello “Bambini” prodotto dalla Walsonian della seconda metà degli anni ‘50.
Dopo le riprese del film “Fuga da Reuma Park” il mezzo è rientrato a Cingoli, nella collezione di Frontalini, a far compagnia ad altri modelli, specificatamente nel settore “Moto & Cinema”, dove sono in mostra i motoveicoli più famosi apparsi a Hollywoond dagli anni ‘50 ad oggi. Una sezione particolare, quest’ultima, voluta e aperta da Frontalini da sempre innamorato del cinema, dei suoi personaggi, delle moto e della loro storia. Tant’è che nella sua collezione ci sono veicoli utilizzati ne “Il selvaggio” di Marlon Brando, le fantastiche motociclette di Batman, il chopper di “Easy rider”, ma anche il mezzo guidato nel salto di Steve Mc Queen nel film “La grande fuga”.
Il museo offre anche una vasta raccolta di motociclette con carrozzino e biciclette costruite dal 1817 al 1980. In pratica c’è la storia del sidecar, da quelli snodati a quelli per il trasporto di persone, da quelli per le merci alle motocarrozzette da corsa e da competizione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico