“Teatro per corrispondenza”, il nuovo progetto dell'artista Simone Guerro

L'artista Simone Guerro
CASTELBELLINO - Si può chiudere il teatro in una scatola e farlo arrivare per posta? Si, è possibile: “Teatro per corrispondenza” è il...

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CASTELBELLINO - Si può chiudere il teatro in una scatola e farlo arrivare per posta? Si, è possibile: “Teatro per corrispondenza” è il progetto di Simone Guerro, artista di Castelbellino specializzato nel teatro per le nuove generazioni. Il progetto è stato finanziato dal bando “Marche palcoscenico aperto. I mestieri dello spettacolo non si fermano” promosso da Amat e dalla Regione Marche che ha contribuito a sostenere 60 domande su circa 370 complessivamente pervenute. 

 

 
Sul sito Internet di “Teatro per corrispondenza” (https://teatroxcorrispondenza.it/), a partire dai prossimi giorni, sarà possibile acquistare uno spettacolo in scatola: per posta arriverà un pacco contenente una storia, un appuntamento, alcuni oggetti di scena e delle indicazioni per costruire un teatro. «Il giorno dell’appuntamento è quello dello spettacolo – spiega Simone Guerro – Basterà avere un dispositivo connesso a Internet e la scatola a portata di mano. Io reciterò una storia mentre da casa si può dare vita a personaggi e situazioni, animandola». A margine si possono svolgere anche altre attività: «Nella scatola ci sarà anche un bigliettino con alcune domande – prosegue –. Le risposte possono essere inviate con un messaggio audio su Wapp: tutte le idee saranno montate e raccolte, le famiglie potranno poi risentire tutte le idee e le riflessioni che la storia ha scaturito». La fiaba nasconde un potere narrativo e simbolico molto vasto: «Al fine di renderlo più contemporaneo possibile mi sono affidato alla riscrittura di Francesco Niccolini. Il testo che userò sarà Grimm, scritto per il teatro». Il tema scelto è la “paura”: «La paura è il sentimento che rimane alla fine delle storie scelte e non è un caso: la paura ci tutela, ci protegge quando è sinonimo di fare i conti con la scoperta del nuovo. È il modo giusto di essere al fianco dei bambini in questo momento». 


L’iniziativa è indicata dai sei anni ma l’infanzia come epoca dello stupore non ha vincoli anagrafici. Collaborano al progetto anche Alessio Pacci e Marco Tedeschi di Studio Frac che hanno disegnato e costruito il sito, e Ilaria Sebastianelli, scenografa e insegnante di storia dell’arte, che ha confezionato le storie e ha reso tutto più bello. Restate sintonizzati sulla pagina Facebook, Teatro x Corrispondenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico