Carosello compie sessant'anni: da Calimero a Carmencita, ecco gli spot più famosi

ROMA - Carosello compie sessant’anni domani (3 febbraio), ma sembra ieri. E’ il Carosello, ovvero l’antesignano dei moderni spot di oggi, che ha scandito le...

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ROMA - Carosello compie sessant’anni domani (3 febbraio), ma sembra ieri. E’ il Carosello, ovvero l’antesignano dei moderni spot di oggi, che ha scandito le serate di adulti e bambini dal 3 febbraio 1957 sino al 1977. In onda con accurata puntualità alle 20.50 su l’allora unica rete televisiva in Italia, Programma Nazionale (in seguito su Rete 1) era atteso e goduto dalle famiglie italiane riunite in casa, perlomeno quelle che possedevano un televisore, o al bar con gli amici. Il Carosello è col tempo diventato una normale consuetudine, che scandiva il ritmo delle famiglie ma soprattutto segnava il coprifuoco”per i bimbi di allora: «Dopo Carosello tutti a nanna» è la frase impressa nella mente degli adulti di oggi.

«Carosello con i sui personaggi iconici è pezzo della cultura italiana – commenta il pubblicitario Cesare Casiraghi – si pensi a Carmencita, Calimero, l’Omino coi Baffi, Pippo l’ippopotamo, Susanna tutta panna, la Linea del mitico di Osvaldo Cavandoli, il Confetto Falqui, cui «bastava la parola», gli Incontentabili, e via via sino alla fine degli anni 70, ognuno di noi adulti ha i suoi preferiti».

Dopo è stata la pubblicità. E oggi si chiamano spot ma, continua il pubblicitario
«alcuni sono davvero intramontabili, nella misura in cui venissero riutilizzati oggi, sessant’anni dopo, sarebbero comunque super efficaci. Pensate al successo di Gringo-Montana, riproposto ancora in questi giorni così compera nella versione originale, soltanto un po’ rinfrescato».

«Oppure – continua il pubblicitario Casiraghi - si pensi al carosello Cynar dove il mitico signor Calindri recitava l’ intramontabile slogan <> risulta vincente anche adesso, perché nell’immaginario delle persone la vita moderna anno dopo anno sarà sempre frenetica, stressante e per l’appunto logorante. Non è un caso che proprio nel 2010 è stato riproposto e riadattato con protagonisti Elio e le Storie Tese».


Ma quali sono, a giudizio del pubblicitario, gli altri Caroselli che potrebbero, ripresi nel formato originale, essere ottimi spot pubblicitari oggi?
«Tanti – risponde Cesare Casiraghi – Senza fare torto a nessuno due su tutti Ignis con Gli Incontentabili e Olio Sasso con "la pancia non c’è più" perché univano l'intrattenimento ad una assoluta pertinenza al prodotto». E poi icone come Jo Condor, che sono entrati a far parte del gergo comune ("...e che c'ho scritto Jo Condor?" alla stregua di non sono mica fesso). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico