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BORGO PACE - Ancora una volta una passeggiata nel cuore delle Marche, questa volta quasi ai confini con la Toscana per una escursione alla scoperta del comprensorio dell’Alpe della Luna. La zona dell’escursione è parte integrante della riserva naturale regionale omonima, che si estende su di un vasto comprensorio che, dallo spartiacque dell’Alpe della Luna, degrada sia verso la Valtiberina che ovviamente verso le Marche.
La superficie complessiva è di 1540 ettari, mentre la sua altitudine va da circa 520 a 1453 metri. Si tratta essenzialmente di un vasto territorio boscato (l’86% della superficie è occupato infatti da boschi), con significative presenze, comunque, di ambienti non forestali.
Il sentiero di oggi parte da Borgo Pace, nei pressi della Statale 73 bis, a poca distanza dall’abitato. Un sentiero che sale costantemente, senza troppe difficoltà nonostante alcuni tratti leggermente più impegnativi. Il sentiero (con la nuova numerazione Cai codificato con 480 A e precedentemente noto con il numero 83) arriverà poi nei pressi di Casa Ciocco dove si aprirà brevemente per poi ritornare nel bosco con la strada che diventerà poi un comodo sentiero facilmente riconoscibile. Dopo aver superato il monte Gaggino, bisognerà far attenzione ad un tratto in falso piano piuttosto fangoso nelle stagioni umide. La parte finale dell’escursione è ancora una volta piuttosto comoda, e terminerà nei pressi dell’incrocio con quello che a sinistra porterà a Mercatello sul Metauro mentre a destra condurrà verso la dorsale principale dell’Alpe della Luna però decisamente più lontana. Dal punto d’arrivo quindi basterà tornare sui propri passi per ritornare al punto di partenza e quindi tornare a casa dopo aver esplorato un luogo dove la natura è ancora al centro delle vite dei residenti del territorio.
Ancora una volta verificare la situazione meteo. Altra accortezza è quella di indossare un abbigliamento adatto, capace di affrontare il freddo della stagione. Portare sempre con sé la cartografia aggiornata, in maniera tale da non perdere il percorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico