Battiato sorprende tutti alle Muse con un inaspettato fuoriprogramma

Franco Battiato e Alice alle Muse di Ancona
ANCONA - Ci sono serate in cui si instaura una particolare empatia tra artista e pubblico: sono stati di grazia che per osmosi trasmigrano dal palco alla platea e viceversa....

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ANCONA - Ci sono serate in cui si instaura una particolare empatia tra artista e pubblico: sono stati di grazia che per osmosi trasmigrano dal palco alla platea e viceversa. E' quello che è successo sabato per la seconda data del concerto di Franco Battiato e Alice alle Muse. Tant'è che è avvenuto un fatto decisamente straordinario: un bis non programmato. L'artista siciliano notoriamente non è propenso a concedere nulla di più di quello che prevede la scaletta dei brani.


Il concerto, iniziato alle 21 in punto, si è svolto nei binari previsti. Ma nel corso dell'esibizione il calore del pubblico si è fatto sentire. Anche se la voce di Battiato non è più quella di una volta e in alcuni brani era decisamente sottotono, le suggestioni che riesce a donare con la sua musica ma soprattutto con il suo carisma hanno colmato abbondantemente il "gap". Tutt'altra cosa rispetto a una voce calda, nitida e potente come quella di Alice che in alcuni duetti ha forzatamente tenuto toni più contenuti. Ma l'alchimia ha funzionato. E il crescendo emotivo ha fatto il resto. E verso la parte finale del concerto buona parte della platea si era alzata per raggiungere il sotto palco…


Chiusura come da copione su "I treni di Tozeur" e saluti. Uscita di scena anche dell'Ensemble Symphony Orchestra. Luci in sala e buio sul palco dove i tecnici hanno iniziato a staccare cavi e portare via strumenti. Ma il pubblico ha continuato la standing ovation per quasi cinque minuti, finché non è uscito Battiato che ha esordito con "non possiamo stare qui tutta la notte…" e poi rivolto ad Alice ha detto "noi siamo qui nella nostra spiritualità perché tutti e due abbiamo lasciato…" e la voce gli si è fermata per l'emozione ".., e allora ci salutiamo". Nulla da fare. L'empatia è stata più forte. "Una sola però…" e ha richiamato sul palco Guaitoli e Privitera alle tastiere. E' "L'animale" cantata all'unisono con Alice e con il pubblico che è rimasto fino alla fine a decretare una serata decisamente speciale.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico