L'ascolano Dardust maestro concertatore alla Notte della Taranta: «Onorato e grato per il ruolo che mi è stato assegnato»

L'ascolano Dardust maestro concertatore alla Notte della Taranta: «Onorato e grato per il ruolo che mi è stato assegnato»
ASCOLI - È arrivato il gran giorno della 25esima edizione de “La Notte della Taranta”, che si svolge a Melpignano, in Salento e che quest’anno vede...

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ASCOLI - È arrivato il gran giorno della 25esima edizione de “La Notte della Taranta”, che si svolge a Melpignano, in Salento e che quest’anno vede alla sua guida Dardust, al secolo Dario Faini, scelto come maestro concertatore dall’organizzazione dell’evento, che si svolgerà stasera e che sarà trasmesso su Rai Uno il primo settembre in seconda serata. 


Il titolo di Màstora


Il musicista, produttore, arrangiatore e autore ascolano, che proprio per questo impegno ha ricevuto dai sindaci della Grecia Salentina il titolo di Màstora, ovvero maestro delle arti in griko, ambasciatore di una tale cultura nel mondo, da mesi sta lavorando a questo appuntamento, che ha il compito di unire la musica popolare e la pizzica, il piano solo e la musica elettronica. Quest’anno la kermesse, che si svolgerà davanti al pubblico presso il convento degli Agostiniani a Melpignano, in provincia di Lecce, avrà sfaccettature molto particolari, inedite. Pur essendo un appuntamento musicale apparentemente lontano dal mondo dell’artista, la preparazione dello spettacolo lo ha molto appassionato. Infatti, Dardust già da gennaio insieme all’Orchestra Residente ha avviato un lavoro di ricerca e reinterpretazione dei brani della tradizione popolare salentina. «Come ogni sfida nel corso della mia esperienza musicale e creativa, questa rappresenta una grossa opportunità di crescita», ha detto Dardust.


Le contaminazioni


«Sin dall’inizio mi sono sentito onorato e grato per il ruolo che mi è stato assegnato: come musicista e laureato in psicologia ho pensato alla realizzazione di questo “25esimo” tornando alle origini della Taranta, come momento per liberarci tutti dal “morso” di questi anni di pandemia e unire il pubblico in un rito liberatorio», ha detto, sottolineando che sarà un viaggio nella contaminazione, nel segno dell’incontro e della condivisione. «Sarà una Taranta fluida, come la contemporaneità che viviamo, un’epoca il cui concetto di integrazione appare fondamentale anche a livello culturale» ha aggiunto, ricordando l’importanza della presenza di Stromae, artista che ha fatto del multiculturalismo il concept di base. «Per questo motivo la sua scelta non è stata casuale, ma ponderata e fortemente voluta», ha ricordato Dario Faini, anticipando che Stromae sul palco del “Concertone” proporrà uno dei suoi brani più famosi, “Alor on Danse”, con incursioni di musica popolare salentina. Ma lo spettacolo si arricchirà anche di altri nomi come Samuele Bersani, Massimo Pericolo, Studio Murena e Kety Fusco. E poi i due super ospiti Marco Mengoni ed Elodie. Una sezione di fiati e una di archi condurranno “La Notte della Taranta” nel mondo balcanico e non solo. 


L’essenza del rito


«Quello che regaleremo al pubblico è l’essenza stessa del rito che torna a celebrarsi in piazza, abbracciando la galassia del pubblico, una moltitudine di storie che commuove», ha assicurato il talentuoso ascolano, reduce dal Memorial Troiani svoltosi ad Ascoli per conto dell’Ail, al fianco di Elisa e Giuliano San Giorgi. «La musica è un linguaggio universale e la Notte della Taranta è diventata un appuntamento atteso in tutto il mondo, così attrattivo da essere motivazione di viaggio», ha concluso Dardust, certo che ogni canzone consenta di mantenere viva e vitale la lingua arcaica locale in un’ottica di riscoperta delle tradizioni al fine di una piena promozione del territorio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico