La carica dei 5mila per Piero Pelù RisorgiMarche parte alla grande

Pelù a Forca di Presta
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ARQUATA DEL TRONTO - Grande partenza da Arquata del Tronto per la seconda edizione di #RisorgiMarche. Ieri, sin dalle prime ore del mattino, oltre 5mila persone da varie parti d’Italia hanno raggiunto Forca di Presta per assistere al concerto di Piero Pelù. L’attività di coordinamento tra organizzazione del festival, Amministrazione comunale, Protezione civile, forze dell’ordine, vigili del fuoco e pubbliche assistenze ha permesso uno svolgimento regolare dell’evento, con i parcheggi predisposti verso Forca di Presta che hanno accolto senza problemi auto, moto e bus.

 

«Dove eravamo rimasti?», così Neri Marcorè dopo il successo strepitoso della prima edizione è tornato a salutare il numeroso pubblico che gli ha tributato un lungo applauso. «Mi avete fatto venire la pelle d’oca e vi sono grato personalmente, oltre che a nome di tutte le persone che lavorano per questo festival. La motivazione di partire da Arquata del Tronto ha ragioni simboliche: queste zone sono state colpite dal sisma del 24 agosto e sono le uniche nelle Marche che hanno registrato la perdita di affetti. Questa scelta è stata vagliata in ogni particolare e solo per questa data è stato necessario limitare i posti auto e moto». 
«Per esserci - ha continuato Neri Marcorè - avete camminato, avete preso le bici, vi siete organizzati con i pullman: grazie per la vostra presenza! Non dimentichiamo mai di mettere al primo posto il motivo per cui nasce questo festival: essere vicini e solidali alle persone colpite dal terremoto. Qualsiasi difficoltà va affrontata con la giusta disposizione d’animo, perché sono concerti gratuiti ma ci sono delle regole che tutti dobbiamo rispettare di volta in volta. Questo lunga camminata dentro la festa di RisorgiMarche 2018 parte oggi nel segno del rock e della generosità di un artista maestoso, dal cuore grande, che ha accettato senza esitazione la nostra proposta».

Con “Bene bene male male” Piero Pelù, accompagnato dai Bandidos, ha dato inizio ad un concerto carico di energia, con l’artista che si è più volte immerso nel pubblico, fino addirittura a chiamarlo intorno a sé per “Tutti fenomeni”. A seguire successi come “Io ci sarò”, “Viaggio”, “Fata Morgana”, “Pugni chiusi”, “Idea musica”, “Regina di cuori”, “Tribù” e “Sto rock”, fino al finale che lo ha visto riproporre “El diablo”, “Tex”, “Toro loco” e la cover de “Il pescatore” di Fabrizio De Andrè. «La ricostruzione è l’unica vittoria» ha urlato Pelù nel tripudio generale, ricordando la necessità di risorse per permettere alle popolazioni del centro Italia di ricostruire il proprio futuro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico