APIRO - Un padre che ha perso la casa con il terremoto, la figlia ancora sotto choc che non voleva tornare al proprio paese ma che grazie ai concerti di RisorgiMarche «ha...
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«Se oggi siamo qui è grazie alla generosità di Samuele, che ha voluto a tutti i costi, rinunciando a un altro impegno, trovare una nuova disponibilità per il concerto annullato il 25 luglio scorso, causa maltempo - ha ricordato Marcorè ai 3.000 presenti – poiché l’idea di cancellarlo o di farlo al chiuso, con posti limitati e lontani dallo spirito su cui si fonda il festival, non piaceva a nessuno. Se la mia riconoscenza era già grande prima, ora diventa enorme».
Non poteva mancare un pensiero speciale per le comunità direttamente colpite dal terremoto. «Centinaia di persone delle comunità colpite dal terremoto ci hanno ringraziato dicendoci che questa manifestazione li ha fatti sentire importanti. Tanti marchigiani ci hanno scritto o detto di aver scoperto luoghi bellissimi che non conoscevano. Tante persone hanno deciso di venire qui da altre regioni o addirittura dall’estero: abbiamo avuto svizzeri, spagnoli, cinesi». Poi la presentazione del suo amico Bersani: «Ci conosciamo da tanto ed ero in procinto di invitarlo al festival, quando ho letto un’intervista su un quotidiano locale dove dichiarava: «Se Neri ha in mente qualche iniziativa pro terremotati e mi chiama, io ci sono!»: questo conferma come la sua generosità non sia inferiore alla sua arte».
«Oggi sono venuto su in macchina e mentre passavo superavamo le persone a piedi e in salita, un po’ mi sono vergognato» ha scherzato Bersani con il pubblico, inanellando insieme alla sua band i sui brani più noti come “Cosa vuoi da me”, “Spaccacuore”, “Giudizi universali” e “Coccodrilli”, con l’aggiunta di una dedica a Lucio Dalla con “Canzone”. Sul finale l’artista romagnolo era così sciolto e divertito che si è messo a fare una passeggiata tra il pubblico, ricevendo abbracci, saluti, ringraziamenti e mettendosi in posa per alcune istantanee che hanno suggellato la magia del momento, per la gioia del pubblico e dello stesso Samuele. E per il finale, dopo aver ringraziato una ad una le persone che hanno lavorato per la riuscita di RisorgiMarche, Marcorè ha dato appuntamento a tutti al prossimo anno, urlando: «Le Marche non ti abbandonano mai!». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico