I quindici “battiti” necessari a una storia per dare vita a una serie televisiva

Lo sceneggiatore Gero Giglio
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ANCONA - Il lockdown ci ha visto consumare, come mai prima d’ora, una mole incredibile di serie tv. Tutte le piattaforme ne hanno una vastissima scelta e ce n’è per tutti i gusti. Io stessa, sono appassionata di quei mallopponi sentimentali, preferibilmente in costume, non faccio eccezione.

 

Ma cosa c’è dietro la creazione di queste serie tv? Per saperne qualcosa in più non devo andare molto lontano mi basta parlare con Gero Giglio, che oltre a essere una delle anime dell’Alchimista all’Opera – insieme a me e a Rosella Sbarbati della Libreria del Benessere di Ancona – come principale attività è uno sceneggiatore. Gero ha appena iniziato un corso gratuito sul suo sito e che viene pubblicato anche sulla pagina Facebook dell’Alchimista all’Opera, dove spiega come utilizzare una cosa che io, francamente, non sapevo neanche esistesse: lo Schema Beat di Save the Cat ovvero: come strutturare una sceneggiatura cinematografica o televisiva al meglio delle sue potenzialità. Save the Cat inventato da Blake Snyder – che è stato uno dei più quotati Script Doctor – è una sorta di bibbia nello showbusiness hollywoodiano.


«Sapere cosa c’è dietro la creazione di una serie tv o un film non è indispensabile, anzi! A volte è meglio non sapere come una cosa viene fatta. Un po’ come sarebbe meglio non sapere cosa c’è dentro un wurstel che ci piace ma che sappiamo può farci male!», spiega Gero. Tuttavia, conoscere le tecniche ci può aiutare a capire gli “schemi narrativi” che stanno dietro un racconto o a una storia che ci propinano e che ci “acchiappa” e anche uno strumento per mettere alla prova la nostra abilità come narratori. Tutti abbiamo una storia da raccontare, la differenza è nel raccontarla”. Spiega Gero che è stato il co-sceneggiatore di Tre metri Sopra il Cielo e ha fatto parte dello staff autori di Camera Cafè. «Nel mondo del cinema americano se non ti attieni ai criteri di questo schema non vieni neanche preso in considerazione per una prima lettura della sceneggiatura». Snyder ha stilato quindici Passi, quindici Beat – “battiti” - che servono per far funzionare una storia. I Beat segnano i punti di svolta: non si tratta solo di azioni eclatanti, ma eventi che, nati da una causa, producano un effetto nella vita dei personaggi. La vita umana è sempre soggetta a eventi e a scelte: queste sono la causa è ciò che crea l’effetto, ed esso ci porta inevitabilmente a dover compiere una scelta, dunque un’azione. 


Le dispense di Gero Giglio sono rivolte a chi vuole iniziare a scrivere e anche ai curiosi di capire come funziona la “macchina narrativa”. La tabella Beat non è altro che una mappa di come scrivere al meglio una sceneggiatura, anche da principianti. Tutto molto bello ma come si usa questo schema e cosa sono i Beat? Gero continua: «Io Beat sono proprio delle pulsazioni. Come un corpo vivente, una sceneggiatura ha un suo carattere e una sua struttura. Può essere comica, drammatica, sentimentale, fantascientifica. Ogni genere ha il suo soffio vitale e il suo ritmo: che va rispettato dalla prima all’ultima pagina. Questo schema non è in alcun modo qualcosa che insegna a scrivere, diciamo che il saper scrivere è un prerequisito - ma una bussola che guida a ritrovare la via quando le nostre storie non vanno nel senso che vorremmo o che ci saremmo aspettati. In questo, i Beat sono come delle boe che segnano un percorso preciso e sicuro che porta all’ultimo fotogramma, quella dove appare la scritta The End». Lo schema è utile anche per capire meglio noi stessi e il racconto della nostra vita. Quali sono i “battiti” che ci hanno portato lì dove ora siamo?  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico