Rosanna Vaudetti dona al museo di Torino il vestito del primo annuncio nella televisione a colori

Rosanna Vaudetti dona al museo di Torino il vestito del primo annuncio nella televisione a colori
Un vestito bianco punteggiato dai segni zodiacali e da sfere gialle, nere e rosse. E l'abito con cui Rosanna Vaudetti, una delle più amate signorine...

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Un vestito bianco punteggiato dai segni zodiacali e da sfere gialle, nere e rosse. E l'abito con cui Rosanna Vaudetti, una delle più amate signorine 'buonaserà della Rai il 26 agosto del 1972 apparve in video per il primo annuncio a  colori della televisione italiana. Erano le 15.50, infatti, quando sul secondo canale la Vaudetti che già nel 1961 a Torino aveva inaugurato il secondo canale della tv di Stato, presentò la prima trasmissione a colori irradiata in Italia, la diretta della cerimonia inaugurale dei Giochi della XX Olimpiade di Monaco di Baviera, nella Germania


Federale. 


E oggi, a quasi 50anni di distanza, Rosanna Vaudetti, collegata in video, ha donato quell'abito al Museo della Tv e della Radio Rai di Torino dove sarà esposto, accompagnato da immagini dell'epoca, dal 26 agosto, giorno esatto del cinquantesimo compleanno della trasmissione a colori. Per l'occasione il Museo proporrà ai visitatori sia 
l'annuncio di allora, sia uno nuovo che sarà realizzato nei prossimi giorni per l'occasione dalla stessa Vaudetti.

«Vedere questo abito sul manichino mi fa un certo effetto - ha osservato Rosanna Vaudetti - perché è la prima volta che lo vedo intero, gonna e giacca. Solo il giorno prima del debutto seppi che dovevo mettere qualcosa di bianco con qualcosa di rosso e poiché non avevo nulla del genere telefonai a una stilista mia amica perché mi prestasse qualcosa. Lei mi diede questo vestito e pensando di doverglielo restituire indossai solo la parte superiore. Lei me lo
regalò ma io non l'ho più indossato». 

«Essere la prima annunciatrice della tv a colori mi è stata una piccola vittoria personale perché non ero stata chiamata per il provino in quanto impegnata a presentare Giochi senza frontiere in Olanda ma poiché volevo esserci riuscii a tornare in tempo e fui scelta», ha poi aggiunto Vaudetti che a proposito della decisione di
donare l'abito ha spiegato: «l'ho fatto perché quando sono stata a visitarlo mi sono accorta che in questo ogni oggetto racconta la sua storia e quindi ho pensato che tra le tante storie sarebbe stato bello raccontare il passaggio della storia della tv al colore che non è stato del tutto semplice».


All'evento presenti anche Guido Rossi, direttore del Centro di produzione Rai di Torino e il direttore del Museo, Alberto Allegranza. «Avere inserito il museo della Radio e della Tv all'interno del circuito museale tradizionale di Torino è un elemento non scontato che però ci riempie di orgoglio perché mette la Rai tra quei luoghi da 


andare a visitare», ha sottolineato Rossi e Allegranza ha concluso: «Oggi celebriamo un museo che si apre alla città. In precedenza, infatti, era aperto dal lunedì al venerdì ma grazie allo sforzo organizzativo di tutti ad agosto sarà aperto tutti i giorni ed avere tra gli oggetti questo abito è un onore perché simboleggia non solo il passaggio dal bianco e nero al colore ma anche un museo che è vivo».

 

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Corriere Adriatico