La mente spesso inganna perchè vediamo le cose attraverso una lente che può essere appannata

Anna Maria Morsucci
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ANCONA - Siamo esseri pensanti, tanti che spesso ci identifichiamo con i nostri pensieri. Se da un lato la nostra mente è utile e preziosa per le sue straordinarie capacità ma, può anche essere un ostacolo, quando diventa padrona inconsapevole della nostra vita. A chi piacerebbe essere su una automobile da corsa che si ferma, o corre all’impazzata in tutte le direzioni, perché l’autista è incosciente? E, proprio come un’automobile impazzita, può comportarsi la nostra mente. Questo può crearci notevoli problemi nello stabilire una buona relazione con noi stessi e con gli altri, perché non li vediamo come sono in realtà ma attraverso la lente, spesso appannata, della nostra percezione mentale. Per vivere consapevolmente serve l’attitudine amichevole e di apertura verso tutte le persone, senza alcuna discriminazione.


Gli stati mentali
Esistono 5 principali stati mentali. La mente agitata: c’è troppa eccitazione; l’attenzione salta continuamente da una parte all’altra, non c’è integrazione. L’automobile/mente va da tutte le parti senza riuscire a scegliere una direzione: bisogna sviluppare più stabilità. La mente offuscata: c’è troppa inerzia, ottundimento; difficoltà ad agire; percepiamo lo spazio come pieno di fumo. Qui l’automobile/mente ha le ruote a terra ed il vetro sporco, non vediamo nulla; c’è immobilità e sbandamento: serve sviluppare più leggerezza. La mente distratta: c’è discontinuità; una certa attenzione è possibile ma non riusciamo a mantenerla quanto vorremmo; in questo stato, l’automobile/mente cammina ed ha una direzione ma a volte si perde, spesso non sa dove si trova e nemmeno dove sta andando: serve sviluppare sia stabilità che leggerezza. La mente concentrata: L’attenzione e ferma sull’oggetto scelto, che può essere interno od esterno; in questo caso, l’automobile/mente funziona perfettamente e sa benissimo dove sta andando: ci sono stabilità e leggerezza. L’ultimo stadio è la mente assorbita: non serve più attenzione perché l’osservatore e l’oggetto scelto diventano un tutt’uno. In questo stadio l’automobile non serve più. E questo si può raggiungere grazie a una costante pratica di meditazione che ci aiuta a vivere pienamente il momento presente, il qui e ora della nostra vita.
I pensieri e le relazioni
Le impurità presenti nella mente distolgono dal percorso verso la chiarezza mentale, e portano sofferenza in noi e in chi ci sta intorno. Questo tipo di sofferenza è così diffusa che la maggior parte di noi ci si è abituato e non riesce a vederla. C’è chi è abituato a provare gelosia, rabbia, rimuginazione mentale o eccessi di ilarità, e se ne lascia sopraffare pensando che siano caratteristiche personali e di distinzione. Non è così! Certo non tutti i movimenti della mente vengono per nuocere ma, questi danneggiano eccome, noi stessi e il nostro rapporto con gli altri! Sappiamo che per ascoltare profondamente qualcuno bisogna essere sereni, capaci di accogliere l’altro. Non immaginare quello che vuole o che sta per dirci, perché il suo modo di sentire e di vedere potrebbe essere molto diverso dal nostro. Sforziamoci di “spegnere la radio dei nostri pensieri”. Oppure se proprio non ci riusciamo diciamo quello che sentiamo, senza però pensare che i nostri pensieri rappresentino la realtà dell’altro.
La meditazione

Se siamo agitati, la nostra mente non lascia spazio alla vera comprensione, guarda ed ascolta attraverso la lente della sua agitazione, della sua paura, della sua ansia. Ecco quindi che può essere utile un esercizio di meditazione che ci aiuti a stare su noi stessi e a non far vagare la nostra mente. Magari, semplicemente, spegnere la tv o il cellulare per essere pienamente nel qui e ora. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico