La "combattente" Fiorella Mannoia ha conquistato il pubblico di Ancona

Fiorella Mannoia alle Muse
ANCONA - Sono pochi gli artisti capaci di fermare anche i respiri del pubblico, cantando sottovoce o sussurrando parole mai scontate. Fra queste, sicuramente, Fiorella Mannoia....

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ANCONA - Sono pochi gli artisti capaci di fermare anche i respiri del pubblico, cantando sottovoce o sussurrando parole mai scontate. Fra queste, sicuramente, Fiorella Mannoia. Chi la scheda come la cantante di “Caffè nero bollente” e non ha mai avuto la fortuna di seguirla dal vivo, non sa cosa si perde. Perché il concerto della Mannoia in teatro è un must, per chi ama la musica d’autore italiana. E lei ripaga sempre, abbondantemente, il prezzo del biglietto.

 

Così Fiorella ha stregato il suo pubblico delle Muse, gremito come non mai. “Combattente” il titolo del tour partito a un mese dall’uscita del nuovo album “Combattente” che si compone di 11 brani inediti, altrettanto “Combattente” lei, sul palco, capace di far arrivare alla platea tutta la tenacia di cui è capace una donna, e contemporaneamente la sua dolcezza. Con quella voce dalla timbrica cromatica da contralto, carica di vita vissuta. Che rende credibilità assoluta alle sue interpretazioni. Alternando brani del nuovo album ai grandi classici del suo repertorio ormai consacrato; da “Treni a vapore”a “Notti di maggio” o “Sally”. E anche la più recente “Perfetti sconosciuti”, che da canzone soundtrack ha assunto ormai quello spessore di brano vissuto in perfetto stile Mannoiano, prendendo corpo come vino non più novello.
C’è dentro tutta la forza e la dignità del sesso forte, quello femminile, “Combattente” per antonomasia, con il suo senso di riscatto e la capacità infinita di amare. La Mannoia introduce i brani dandone una breve chiave di lettura: per il resto ci sono le sue parole, le note, le movenze sempre morbide.

Un grande abbraccio anche fisico, nel finale, al pubblico: che inevitabilmente “ruba” il microfono alla cantante romana per “Quello che le donne non dicono”, suggello di un concerto da ascoltare e vivere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico