ANCONA - Da domani a domenica (inizio ore 20,45, domenica ore 16,30) al Teatro delle Muse la Compagnia di Luca de Filippo diretta da Carolina Rosi porta in scena a 70 anni...
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“Questi fantasmi!” è stata una delle prime commedie di Eduardo ad essere rappresentata all’estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt) e ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze. Una storia a tratti farsesca, che racconta la necessità di essere ciechi, di credere senza riserve a una realtà inverosimile, per tutelare se stessi e un ideale di famiglia minato al suo interno.
Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un impertinente “monaciello”…
Per il ciclo di incontri “l’aperitivo con gli artisti” la compagnia incontra il pubblico sabato alle 18,30, modera l’incontro il giornalista Francesco Rapaccioni. La stagione si chiude dal 5 all’8 aprile al Teatro delle Muse con una commedia di Carlo Goldoni, “La vedova scaltra”, tra i protagonisti Francesca Inaudi e Gianluca Guidi che ne cura anche adattamento e regia. “La vedova scaltra” rappresenta non soltanto uno dei momenti altissimi e divertenti della commedia goldoniana, ma soprattutto il simbolo del cambiamento dell’autore, che dal teatro delle maschere tipico della commedia dell’arte passa a quello dei personaggi presi dal reale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico