- Tutti gli articoli del sito, anche da app
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Le newsletter esclusive
OFFERTA SPECIALE
Torna per la 32esima volta il Gulliver Rock Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Universitaria Gulliver, con il sostegno dell’Università Politecnica delle Marche e il patrocinio del Comune di Ancona. Quella di domani in piazza Roma, dalle 19.30 ad ingresso gratuito, sarà una nuova occasione per ascoltare la grande musica italiana. Nel corso degli anni, delle tante edizioni che si sono susseguite, tantissima musica e tantissimi ospiti hanno saputo animare l’evento, a partire dai Modena City Ramblers nel 1999 (prima edizione), passando poi per i Verdena, Elio e le Storie Tese, Max Gazzè e più recentemente Emma Nolde, Gianni Maroccolo, Marta sui Tubi, Nobraino, Daniele Fabbri e molti altri ancora.
Lo start
A dare, come al solito, forma al Gulliver Rock saranno anche la band degli studenti universitari, che apriranno per i big della serata e che sono stati selezionati attraverso il bando gruppi spalla universitari. Saranno proprio loro, alle 19.30, a dare il calcio d’inizio alla serata scaldando un pubblico nell’attesa dei tre big chiamati per l’edizione numero trentadue della manifestazione. Ad aprire le danze del festival vero e proprio ci penseranno i marchigiani Little Pieces of Marmelade. Composti da Daniele "DD" Ciuffreda alla batteria e da Francesco "Frankie" Antinori alla chitarra, il duo di Filottrano ha incontrato la fama nazionale partecipando all’edizione 2020 di X Factor, anche se la loro carriera è molto più articolata rispetto ad un talent televisivo. Il duo ha infatti vinto nel 2016 l’Homeless Fest di Macerata pubblicando a ridosso del talent il primo album, omonimo.
Dopo i marchigiani ecco La Municipàl, band indie pop italiano formatosi a Galatina nel 2013 e composta originariamente dai fratelli Carmine e Isabella Tundo. La genesi del nome della band è piuttosto particolare, infatti vuole essere un omaggio al padre dei fratelli Tundo, ex comandante della polizia municipale, e ironicamente anche ai genitori dei musicisti che inizialmente accompagnarono Carmine e Isabella all'inizio del percorso, anche loro vigili urbani. Diversi sono stati i dischi pubblicati, ultimo di questi Dopo tutto questo tempo nel 2024 e per la prima volta senza Isabella Tundo che nell’ultimo periodo ha abbandonato il progetto.
La chiusura
A chiudere la serata, a partire dalle 23.30, ci penseranno i bolognesi Rumba de Bodas con il loro sound capace di fondere funk, new soul, afrobeat ed elettronica. Nati nel 2008 dall’incontro di un gruppo di compagni di scuola, il loro nome nasce dall’unione di due espressioni bolognesi: “rumba”, ovvero far rumba, far casino, e “bodas” che deriva dai matrimoni e, in questo caso, diventa simbolo del connubio tra i generi musicali con cui il gruppo sembra ancora oggi non riuscire a decidersi. Per anni si esprimono prima per le strade cittadine, con un’attività di busking che li porta a girare e a ed esibirsi nelle piazze europee e italiane. Poi arrivano le manifestazioni musicali e tre album: Just Married, Karnival Fou, Superpower e Yen Ko.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico