Corto Dorico con Elio Germano Video-messaggio di Tiziano Ferro

L'attore Elio Germano
ANCONA - Per la quattordicesima edizione del festival cinematografico Corto Dorico (Ancona, dal 2 al 9 dicembre), i direttori artistici Daniele Ciprì e Roberto Nisi...

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ANCONA - Per la quattordicesima edizione del festival cinematografico Corto Dorico (Ancona, dal 2 al 9 dicembre), i direttori artistici Daniele Ciprì e Roberto Nisi hanno allestito cartellone ricchissimo. Al punto da prevedere un (doppio) prologo, il primo dicembre: all’Università di Camerino con Elio Germano e alla Mole Vanvitelliana di Ancona con la proiezione dei corti di Elenfant Film di Bologna. E una coda: la conferenza spettacolo del 10 dicembre. 

Un programma pensato, non una accozzaglia di titoli ed eventi collaterali buttati alla rinfusa. I temi che percorrono Corto Dorico 2017: l’immaginario, la forza e l’arte di ricostruire (dopo la distruzione causata dal sisma). Al tema dell’immaginario si lega l’omaggio del Festival ai territori marchigiani colpiti dal sisma del 2016, con due progetti che fanno del cinema uno strumento attraverso cui guardare, e re-immaginare, il futuro. «L’arte e la poesia possono rimarginare questa ferita, perché l’arte cambia il mondo e lo fa dall’interno», ha detto il cantautore Tiziano Ferro in un video-messaggio dedicato ai giovani protagonisti del festival. 
Il 2 dicembre il pubblico della Mole selezionerà l’ultimo titolo da ammettere alla finale del 9 (sempre alla Mole). Di assoluto prestigio la giuria che assegnerà il premio Stamira riservato al miglior corto. La compongono: il regista Ruggero Deodato (“Cannibal Holocaust”), il direttore di Ciak Piera Detassis e il direttore della fotografia Giuseppe Lanci (ha lavorato con Tarkovsky, per dire). L’evento piucchespeciale (definizione di chi scrive) sarà la proiezione, al cinema Italia, dell’ultimo Abel Ferrara, “Piazza Vittorio”. Proiezione inserita in un contesto di iniziative multieniche (anche musicali e gastronomiche) nel quartiere più multietnico di Ancona. Altro evento speciale, l’anteprima mondiale del documentario “A Ciambra. L’altra faccia della storia”, diretto da Paolo Carpignano, sulla lavorazione di “A Ciambra” del figlio Jonas (per i distratti: è il film che rappresenta il nostro Paese agli Oscar). Jonas Carpignano pare non possa venire, forse si collegherà via Skype. Prosegue la collaborazione del festival con Amnesty International Italia: la sezione “A corto di diritti” prevede la proiezione di corti. Muta pelle la sezione “Salto in lungo”, riservata ai debuttanti nel lungometraggio. Le opere prime di quest’anno sono inedite. Una giuria di ragazzi stabilirà la più degna di avere regolare distribuzione nelle sale.

Sono inoltre previsti: un workshop di recitazione (con Stefania De Santis), la presentazione di un corto scientifico sulle monete alternative, le riflessioni di Ciprì sul declino dell’immaginario nel tempo del trionfo delle immagini, e altro ancora. Corto Dorico è organizzato dall’associazione Nie Wiem (presidente Valerio Cuccaroni) e dal Comune di Ancona. È sostenuto da oltre 60 partner (Regione inclusa: ma più a parole che a quattrini). È una realtà importante, e continua a crescere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico