La celebre coppia di pianisti Campanella-Leone apre la centunesima stagione degli Amici della Musica di Ancona

La celebre coppia di pianisti Campanella-Leone apre la centunesima stagione degli Amici della Musica di Ancona
ANCONA - Michele Campanella e Monica Leone, celebre coppia nell’arte (pianistica) e nella vita (sono marito e moglie), sono i protagonisti dell’atteso concerto...

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ANCONA - Michele Campanella e Monica Leone, celebre coppia nell’arte (pianistica) e nella vita (sono marito e moglie), sono i protagonisti dell’atteso concerto d’apertura della centunesima stagione degli Amici della Musica “Guido Michelli” domenica 23 ottobre alle ore 18 al Teatro Sperimentale di Ancona. In programma, la Sinfonia n.9 in re minore op.125 di Beethoven, nella versione per due pianoforti di Liszt. 


La “Nona”


L’esecuzione sarà preceduta da una conversazione sul tema tra il maestro Campanella e il direttore artistico Guido Barbieri. La “Nona”, capolavoro sinfonico terminale del grande compositore (eseguita nel 1824) che nell’ultimo tempo, «quasi a testimoniare l’insufficienza dei soli mezzi orchestrali e il bisogno di superarli nello sfogo della voce umana» (M. Mila), inserisce quattro solisti di canto e il coro a intonare, dopo un preludio recitativo, i versi dell’“Inno alla gioia” (“An die Freude”) di Friedrich Schiller, quale espressione dei suoi ideali di religiosa solidarietà umana contro le avversità dell’esistenza, rivive nel concerto nell’originale trascrizione pianistica listziana: ultima del gruppo delle nove trascrizioni per pianoforte che il musicista ungherese fece delle sinfonie del genio di Bonn. L’autore iniziò la trascrizione delle sinfonie beethoveniane ad uso della tastiera nel 1838, eseguendole personalmente, da genio anche esecutivo qual era, in giro per l’Europa. La versione della Nona è riferita al 1850. Questa prima lettura dell’emozionante pagina musicale è peraltro parte di un ciclo triennale, nell’arco della concertistica degli Amici della Musica, nel quale saranno presentate al pubblico tutte le nove sinfonie nella trascrizione di Franz Liszt affidate a un gruppo di nove pianisti italiani guidati da Michele Campanella.


La consuetudine


Il duo pianistico formato da Campanella e Leone non ha una data di nascita ufficiale, ma è nato dal naturale sviluppo della consuetudine a suonare insieme, prima tra insegnante e studente, e poi tra partner. È frutto di una mentalità e di un approccio al pianoforte condivisi dalle origini, essendo entrambi cresciuti, in diversi momenti, nella scuola di Vincenzo Vitale (pianista lui stesso e didatta di rango - Napoli, 1908-1984). «Nel contratto di matrimonio di due musicisti non si segnalano articoli che impongano la formazione di un duo - precisano simpaticamente i due artisti-. Ciononostante, per gioco abbiamo incominciato e per gioco continuiamo a suonare insieme, ormai da lungo tempo, sfidandoci reciprocamente a scoprire sempre più ampi orizzonti». I biglietti in vendita alle Muse e un’ora prima dell’inizio presso lo Sperimentale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico