“Il castello” della solidarietà con un cast tutto marchigiano e la voce narrante di Violini alle Muse di Ancona, il ricavato a favore dell'ospedale di Torrette

Matteo Mazzoni, Luca Violini, Michela Bregantin e Michele Guerrieri alla presentazione dello spettacolo
ANCONA - Un cast tutto made in Marche per lo spettacolo di beneficenza in favore della Fondazione Ospedali Riuniti Ancona onlus. L’opera di Béla Bartòk,...

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ANCONA - Un cast tutto made in Marche per lo spettacolo di beneficenza in favore della Fondazione Ospedali Riuniti Ancona onlus. L’opera di Béla Bartòk, “Il castello di Barbablù”, diventa “Il castello senza finestre” nella rilettura del regista Matteo Mazzoni e andrà in scena il prossimo 28 maggio al Teatro delle Muse di Ancona (ore 21,30). L’intero ricavato dalla vendita dei biglietti sarà impiegato per il miglioramento della sala d’attesa della Clinica di chirurgia dell’ospedale di Torrette. 

 


«Avevamo voglia di ripartire - ha detto la presidente della Fondazione, la dottoressa Marisa Carnevali -, due anni di pandemia hanno portato tanti problemi di rapporti tra le persone. E la fondazione, comunque, nel suo statuto ha l’obiettivo di migliorare l’accoglienza, il comfort e tutto ciò che serve ad un paziente e alle famiglie nel momento del ricovero». Da qui la nascita del progetto benefico che si riconduce alle linee programmatiche e statutarie della onlus. E l’impiego delle risorse economiche è da sempre uno degli asset strategici della direzione dell’Ospedale Regionale di Torrette.

«Lo sforzo che stiamo facendo è quello di proiettarci nel futuro - ha affermato il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti, Michele Caporossi - abbiamo in corso tanti investimenti: 30 cantieri e oltre 100 milioni di euro per le attrezzature, le tecnologie e per il nuovo Salesi, ospedale pediatrico specializzato, che sorgerà all’interno del polo di Torrette». In quest’ottica, il reperimento di risorse esterne per l’assistenza del paziente diventa centrale. «Abbiamo bisogno di un sostegno - ha sottolineato il primario della Clinica chirurgica dell’Ospedale di Torrette, il professore Mario Guerrieri -. Le spese sono tante, dunque abbiamo pensato di organizzare questo evento per ristrutturare e migliorare la qualità dell’assistenza. La musica e la medicina sono vicine. Tutte e due devono migliorare la qualità della vita delle persone». 


Andrea Silvestrelli, Michela Bregantin e Michele Guerrieri sono i tre interpreti. Luca Violini la voce narrante. L’aspetto drammaturgico è stato affidato a Paolo Logli, mentre la presentazione alla giornalista Agnese Testadiferro. Lo spettacolo racconta una storia d’amore. L’ambientazione è un castello inquietante, buio, claustrofobico, quello in cui si aggira una coppia di nuovi amanti.

Lei è fuggita dalla famiglia per stare con lui. Lui invece ha relegato il suo passato dietro una serie di porte, cabalisticamente sette, dove si nascondono i segni di un’esistenza votata alla prevaricazione e alla assimilazione della donna (forse) amata. Ma anche lei, la donna, si insinua nella vita di lui con una dolcezza e una disponibilità che sottendono ad una decisione irremovibile, anche se dichiarata con delicatezza e dedizione: quella di manipolare la vita del protagonista, di modificarla nella convinzione di fare il suo bene. E questo è l’antefatto. Poi a tutto questo si giustappone la voce di un uomo che su questa storia impreca, lancia anatemi, pontifica, si commuove. Pevendite attive sul circuito Vivaticket. Ingresso 15 euro.

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Corriere Adriatico