“Come ripartire. Cantieri” al centro di Kum!, il festival diretto da Recalcati dal 15 al 17 ottobre alla Mole di Ancona

Il psicoanalista e saggista Massimo Recalcati
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ANCONA - Attento e concentrato, come solo i bambini sanno fare, quando qualcosa li impegna, il ragazzino allinea e sovrappone mattoni. È significativa e pregnante, l’immagine scelta per la terza edizione di Kum!, il festival diretto da Massimo Recalcati, che si svolgerà alla Mole di Ancona dal 15 al 17 ottobre.


E calza col titolo: “Come ripartire. Cantieri”. «Una parola-chiave per Ancona, città votata alla cantieristica navale», ha esordito ieri l’assessore Paolo Marasca, in collegamento da Milano, alla presentazione alla stampa del festival.

 

«Evoca il lavoro, che, rimboccandoci le maniche, tutti stiamo facendo per riprenderci la vita, dopo la pandemia». Gli ha fatto eco, al suo fianco, il filosofo Federico Leoni, che con Recalcati coordina Kum!. «Abbiamo composto il palinsesto del festival per “contenitori”, ovvero luoghi del work in progress, per affrontare temi quali la politica, le istituzioni, la sanità e l’economia, le generazioni e la scuola. A quest’ultimo “cantiere”, decisivo per il futuro della società, Massimo Recalcati dedica la lectio magistralis finale, il 17 ottobre, dal titolo “Riaprire la scuola”». Più che un’agenzia di formazione, un “laboratorio di umanità” è stata definita l’aula scolastica dall’epistemologa Luigina Mortari, che ne parlerà il 17.
Kum! riserva all’istruzione molta cura durante tutto l’anno, com’è stato ricordato ieri dall’assessore alla Pubblica Istruzione Tiziana Borini. «Mille insegnanti hanno partecipato a distanza, il 7 settembre, al Collegio unificato dei docenti, per ragionare su come accogliere gli alunni in classe dopo tanta Dad». E 300 studenti delle superiori parteciperanno, a partire da ottobre, ai Magazzini Filosofici, laboratori di orientamento organizzati da Jonas Ancona, l’associazione onlus fondata da Recalcati, che affianca il Comune di Ancona nell’organizzazione del festival. «E che continua – aggiunge la sindaca Valeria Mancinelli - a seminare sul territorio iniziative, fornendo consulenze: dimostrazione che Kum! non è evento effimero, un’astronave calata sulla Mole, ma un modo di affrontare, con empatia, i problemi di tutti». Anche, anzi soprattutto dei più deboli, come ha tenuto a sottolineare l’assessore ai Servizi Sociali Emma Capogrossi, ricordando che in collaborazione con il Museo Tattile Omero la manifestazione anconetana garantisce, anche con traduzione simultanea in Lis di 13 eventi, la piena accessibilità e fruibilità. A tutti.


È spettato a Federico Leoni, poi, il compito di riassumere un programma denso e articolato, che prevede tra gli altri, gli interventi del filosofo Roberto Esposito, sulle istituzioni, di Laura Boella, con una riflessione sul “diritto al futuro”, mentre dell’importanza della memoria tratterà l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino. Giovanna Melandri, nota esperta di politiche per la cultura, sottolineerà l’urgenza di riformare il capitalismo, dopo una pandemia che ne ha evidenziato i limiti. E il fisico informatico Alessandro Vespignani affronterà il tema della salute, un bene da tutelare oltre i confini nazionali, così come l’ambiente. Il programma completo è consultabile su kumfestival.it, dove è necessario prenotarsi per gli incontri (dal 25 settembre), che possono essere seguiti anche in streaming. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico