Stef Burns, il grande chitarrista del Komandante, domenica sul palco ad Ancona: «Con Vasco un’energia pazzesca»

Il chitarrista Stef Burns
ANCONA - Stef Burns è entrato a far parte della band di Vasco nel ’95. E da lì non si è più mosso. È diventato elemento fondamentale...

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ANCONA - Stef Burns è entrato a far parte della band di Vasco nel ’95. E da lì non si è più mosso. È diventato elemento fondamentale e apprezzatissimo dal Komandante stesso che ha preferito ruotare altri musicisti, ma lui mai. La chitarra di Stef ha la caratteristica di avere grande personalità sul palco, ma anche una naturale musicalità. Un tocco decisamente rock che non lascia però indietro l’espressività e il senso di ogni nota. Tipico di certa scuola americana da cui Burns proviene e a cui si ispira, come B.B. King, Jimi Hendrix, Jeff Beck, Pat Metheny, Larry Carlton.

 
Partiamo dall’attualità: domenica si torna sul palco con Vasco ad Ancona, che emozione è per lei?
«Bellissimo! Anche di più quest’anno, perché siamo stati in attesa per 2 anni. Ora sembra un sogno».
Lei non è stato con Vasco dagli inizi, ma è stato scelto durante il cammino: cosa ha fatto innamorare Vasco di lei?
«Spero sia perché sono bravino alla chitarra, ma non lo so! Comunque, sono stra-felice. E anche se non sono stato qui dall’inizio, sono stato qui per quasi metà della mia vita… (ed io sono vecchio)!».
Oltre all’esperienza con Vasco, lei è molto conosciuto e apprezzato in Italia per la sua band, con cui sarà presto in tournée nelle Marche (17 luglio a Mogliano): qual è la differenza fra suonare con Vasco e con il suo trio?
«È un’esperienza diversa. Con Vasco c’è un’energia pazzesca, unica… insieme a lui sul palco è fortissimo. Ogni tanto ascolto e guardo lui e dimentico di suonare! E la band sempre in forma. E il pubblico è una forza ancora più grande che non ho mai visto da nessuna parte! Con il mio gruppo vivo una soddisfazione grandissima. Con la band Juan Van Emmerloot (batteria) e Paola Zadra (basso) abbiamo un feeling molto stretto, selvaggio se si vuole, improvvisando. Molto più intimo!».
Nella sua carriera hai avuto moltissime collaborazioni con grandi artisti: con quali si è sentito più in feeling?
«Vasco number 1. Tanti dischi, tanti tour insieme, tanta musica, tanto feeling. Poi Alice Cooper, Sheila E. Sono ancora miei amici. Alice è un uomo eccezionale!».
Qual è il segreto per fare successo nel mondo musicale di oggi così difficile? Crede ai talent show?
«Non mi piacciono i talent show. Ovviamente la musica non è una competizione, invece è arte, dipende dai gusti. Purtroppo i talent hanno potere in questo mondo di “internet e social media”: è triste me è la realtà. Non so i segreti per fare successo nel mondo musicale di oggi, ma l’unica cosa sicura per me è di suonare live. I love it!».
Quali sono gli artisti, viventi e non, punti riferimento per lei e il suo modo di fare musica?
«Troppi… Hendrix, Jeff Beck, Beatles, Steely Dan, Pat Metheny, Foo Fighters, Kings X, Van Halen, Stevie Wonder… e tutti gli altri che ho dimenticato adesso».
Venendo alle Marche, lei hai una collaborazione e amicizia con la Eko, storica azienda della nostra regione: ce ne parla?


«Sto molto bene con Eko ed AlgamEko particolarmente per i Dunlop (pedali e corde), Mxr e naturalmente gli amplificatori Marshall! La mia bellissima chitarra Eko acustica è sempre sul palco con me. Max Canevaro, Andy e tutto il team mi hanno supportato molto e sono ora miei buoni amici». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico