Ancona beat, emozioni vintage. In un film la sintesi delle 3 edizioni del festival che hanno acceso il Porto Antico

Un'esibizione di Ancona Beat
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ANCONA - Emozioni vintage senza fine, nel vedere “Ancona Beat – Il film”. Dedicato a questa rassegna anconetana, è stato trasmesso nei giorni scorsi in diretta su Radio Internazionale Genk, ed è visibile sulle pagine Facebook di Italia in Diretta e di Ancona Beat. È stato realizzato l’anno scorso da Lecco Channel, media partner della manifestazione, per la regia di Giuseppe Bonfanti.

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È sintesi efficacissima delle tre edizioni del festival, inaugurato nel 2017 al Porto Antico. Per tre estati, fino al 2019, la manifestazione ha riacceso le luci del palcoscenico sui gruppi che negli anni Sessanta avevano scritto la storia del beat anconetano.


La passione
Spezzoni di video, interviste, foto e locandine compongono la tessitura di questo film, che resta documento prezioso di un’iniziativa di grande successo di pubblico, che ha rinnovato passioni adolescenziali di tanti giovani di ieri. E ha rivelato ai giovani di oggi autentici talenti di allora che, una volta tramontata l’epoca d’oro del beat, hanno seguito altre strade. Ma che non hanno mai smesso di coltivare, in parallelo con professioni e impegni famigliari, l’antica passione. Molti “complessi”, come si chiamavano allora, hanno continuato a incontrarsi, in garage e cantine, per provare i successi di allora, con arrangiamenti e cover. Così, quando l’avvocato Stefano Spazzi, nel 2017, ha lanciato l’idea di riportare alla ribalta quelle glorie, cui ha dedicato anche un bel libro illustrato, tanti musicisti hanno accolto la sfida con entusiasmo. Molti sono andati a cercare gli strumenti in soffitta, altri hanno intensificato le sedute di prova dei “cavalli di battaglia”, e hanno risposto alla chiamata. Le note di “Ancona Beat” si sono rincorse per due estati di seguito al Porto Antico; e la terza edizione, quella del 2019, ha rappresentato uno degli spettacoli più applauditi del cartellone della Mole. “Ancona Beat - Il film”, visibile anche su YouTube, è introdotto dall’intervista di Silvia Tamburriello a Stefano Spazzi. 


Le testimonianze


Insieme presentano il filmato, che si apre con un intervento di Claudio Scarpa, critico musicale, e si chiude con la testimonianza del direttore artistico della manifestazione, Gene Guglielmi. Le esibizioni dei Pronipoti e dei Tabù, delle Ombre, degli Spirituals e di tanti altri, con la partecipazione straordinaria di Roberto “Bob” Bacchiocchi, di Simone Borghi con The Players e di Ricky Gianco, sono intercalate dalle testimonianze di Massimo Papini, Nicola Del Corno, Gianni De Martino e Claudio Bonomi. Quante emozioni “beat”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico