L'anconetano Baltimora sulle piattaforme con il nuovo singolo “Colore”: «Mi ha ispirato una delusione d'amore»

L'anconetano Edoardo Spinsante, in arte Baltimora
ANCONA - Esce oggi, venerdì 28 gennaio, “Colore”, il nuovo singolo di Baltimora, l’anconetano Edoardo Spinsante, il primo pubblicato dopo la vittoria...

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ANCONA - Esce oggi, venerdì 28 gennaio, “Colore”, il nuovo singolo di Baltimora, l’anconetano Edoardo Spinsante, il primo pubblicato dopo la vittoria a X Factor dello scorso mese di dicembre. Il brano sarà disponibile sulle piattaforme digitali, e di fatto anticipa la prossima uscita del primo Ep.


Baltimora, ha metabolizzato la vittoria di X Factor?
«All’inizio è stato un po’ difficile, ma ora sì. Sono proiettato al futuro, e sto facendo quello che devo: fra non molto l’Ep, e poi il tour che inizierà il 19 marzo al Mamamia di Senigallia».

 


Lei aveva presentato questo singolo alle audizioni, poi non lo abbiamo ascoltato nel programma, c’è un motivo particolare?
«L’ho eseguito, così come gli altri, ma poi, insieme alla squadra, pensando agli inediti, abbiamo scelto i due che avete ascoltato in tv. Comunque devo dire che alla fine sono stato contento di non aver portato questo brano in trasmissione». 


Sia nella musica che nella produzione in questo brano c’è tutto Baltimora. È giusto?
«L’ho prodotto quasi interamente io stesso. Quindi direi proprio di sì. Mi rappresenta appieno. Però è diverso dagli altri due già usciti». 


Quanto può considerarsi autobiografica questa canzone? 
«Intanto, come fanno moltissimi artisti, anche io scrivo la maggior parte delle mie canzoni di notte. A parte questo nel brano parlo di amore, un tema che non affronto spesso con la musica. A “Colore”, comunque, sono molto legato, e sì, l’ho scritto dopo una delusione d’amore. Alla base della storia c’è la difficoltà di lasciar andare la persona amata dopo la delusione, si cerca sempre di ritrovare l’altro». 


Ha chiuso il brano nel cassetto perché non riusciva a trovare una giusta produzione, come mai? 
«Intanto il brano è “vecchio”, da intendersi come datato: l’ho scritto tre anni fa. Era una canzone scritta, composta, e conclusa al piano. Volevo però accostargli un arrangiamento più sonoro, che mi rappresentasse al meglio. Di tutti i brani forse questo è quello che ha cambiato più arrangiamenti prima di essere pronto per la pubblicazione. Poi un mese fa sono entrato in studio e dal 95% di produzione che avevo fatto sono arrivato alla versione finale con l’aiuto di Simone Privitera».


L’Ep seguirà questo filo conduttore?
«Non posso anticipare nulla, se non dire che nell’Ep il mio obiettivo era realizzare delle sfaccettature più diverse possibile. Volevo mettere tutte le sfumature che caratterizzano la mia versatilità».


A marzo il suo primo tour: quanto è emozionato?
«Direi molto, anche se è quello che volevo. Anzi, non avrei potuto chiedere di più, suonare dal vivo, esibirmi davanti a un pubblico, è il mio obiettivo, come quello di tutti. Del resto faccio musica per poterla cantare e condividerla con chi mi ascolta». 


Quanto sale l’emozione con la data zero nelle Marche? 
«Partire dalla mia regione non è certamente facile, ma sono sicuro che il supporto che ricevo da tutti mi aiuterà, senza dubbio, a rompere il ghiaccio. Sono pronto». 


Mancano pochi giorni a Sanremo, ha già scelto per chi fare il tifo?


«Non farò il tifo per nessuno, ascolterò tutti i brani e sicuramente vincerà quello migliore».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico