Quell’angelo meccanico che ti rassicura in corsia, al Salesi c’è Nao che accompagna i piccoli pazienti nelle fasi preparatorie a un intervento chirurgico

Quell’angelo meccanico che ti rassicura in corsia, al Salesi c’è Nao che accompagna i piccoli pazienti nelle fasi preparatorie a un intervento chirurgico
ANCONA - È motivo di speranza vedere come la tecnologia, per natura fredda e distante, possa essere usata per far sorridere un bambino che sta per sottoporsi a un...

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ANCONA - È motivo di speranza vedere come la tecnologia, per natura fredda e distante, possa essere usata per far sorridere un bambino che sta per sottoporsi a un intervento chirurgico. All’Ospedale Materno Infantile di Ancona, un piccolo robot lo accompagna nella preparazione alla sala operatoria. In un filmato della Fondazione Salesi, il piccolo paziente, dapprima diffidente, a poco a poco si lascia conquistare da Estrabot/Nao, che parla e balla. E alla fine gli sorride, applaude mentre il robot gli racconta una fiaba con la sua vocina, meccanica ma dolce.

 

Il filmato


E ora Nao è il protagonista anche di una clip a disegni animati, ideata dal dottor Michele Ilari, per spiegare ai piccoli pazienti come un intervento chirurgico possa assomigliare a un’avventura fantastica. «In sala operatoria – spiega il dottor Ilari, chirurgo pediatrico dell’Ospedale Materno Infantile Salesi, specializzato in chirurgia addominale e toracica – usiamo da qualche anno strumenti all’avanguardia, ad alta affidabilità, che ci permettono di eseguire operazioni complesse con estrema precisione. Mi è sembrato giusto che fosse proprio Estrabot/Nao a raccontare ai bambini come medici e infermieri possano essere immaginati come supereroi, che si prendono cura della loro salute».


L’artista di strada


Nel filmato, i cui testi sono opera di Samuele Canonici, si dimostra che un ospedale come il Salesi non è un luogo terribile, ma un angolo di mondo, dove il bambino potrà suonare decine di piccoli strumenti musicali, fare amicizia con cagnolini affettuosi, ridere a crepapelle per le battute e le buffe maschere di clown-dottori. Sono simpatici come lo stesso Samuele, che interagisce con Estrabot nelle fasi di preparazione all’intervento chirurgico. «Per realizzare la clip – continua Michele Ilari – mi sono rivolto a Urka, un geniale artista di strada, ascolano». Alta tecnologia che guarisce, ma che riesce anche a interagire con il bambino, fargli compagnia, spiegargli che non deve avere paura. «Fondamentale per noi della Fondazione Salesi è la collaborazione con i ricercatori della Politecnica delle Marche, che hanno progettato Nao». A parlare è la direttrice, la prof Laura Mazzanti. «Una triangolazione virtuosa, tra Azienda Ospedaliera, Fondazione e Univpm, ci permette di affiancare medici e operatori sanitari. Il robot umanoide, donato da Estra, può essere utilizzato in moltissimi casi. Esperienza unica nel suo genere, Estrabot/Nao dà una mano alle équipe nei reparti, e accompagna il paziente nel delicato passaggio al blocco operatorio».


L’angelo custode


 

Il moderno angelo custode, bianco e azzurro, si materializza anche nei reparti, rassicurante “fratello” di un più complesso robot sapientemente azionato dal dottor Ilari e dal suo staff. Nella memoria del bambino resterà soltanto l’immagine gioiosa dell’incontro con una creatura speciale, la macchina animata che l’ha stupito, l’ha fatto sognare, gli ha fatto battere le manine.

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Corriere Adriatico