Alessandra Tripoli racconta la nascita del piccolo Liam: «È stato crudele ma ora stiamo bene»

Alessandra Tripoli racconta la nascita del piccolo Liam: «È stato crudele ma ora stiamo bene»
Alessandra Tripoli, ballerina di Ballando con le stelle ha raccontato a Storie Italiane il suo parto e la sua nuova vita di mamma. Alessandra ha raccontato come si svolge la sua...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Alessandra Tripoli, ballerina di Ballando con le stelle ha raccontato a Storie Italiane il suo parto e la sua nuova vita di mamma. Alessandra ha raccontato come si svolge la sua nuova vita dopo l'arrivo del figlio Liam nato dal matrimonio con Luca Urso, ma prima la 33enne ha confessato ad Eleonora Daniele che il parto è stato particolarmente lungo e complicato.

«Purtroppo per 24 ore non è riuscito ad entrare in sala parto, ha tentato di aspettare in sala d’aspetto, ma neanche lì: è rimasto fuori dall’ospedale. Ho fatto un parto naturale, lungo più di 20 ore, duro e con qualche complicazione purtroppo», ha spiegato la Tripoli nel programma. Il parto è stato piuttosto complicato aggiunge: «Il problema era che lui era molto alto e non riuscivo a rompere le acque, avevo delle contrazioni vicinissime ma non riuscivo a dilatarmi ed a fare rompere le acque. Dopo 8-9 ore era una sofferenza ma lui non veniva giù. Il medico ha deciso di romperle manualmente ma non scendeva giù lo stesso. Lo ha indotto dunque e c’è stato il rischio che finisse a cesareo. Poi fortunatamente è riuscito a scendere e, dopo 20 ore, era tra le mie braccia».

 

A causa dell'emergenza Covid e delle rigide regole negli ospedali la ballerina non ha potuto avere vicino a sé il marito. «In Italia è permesso l’entrata del papà nella fase finale del parto, ma privare un papà di vivere questa emozione è sbagliatissimo. Vedere il papà che deve aggrapparsi ad un cellulare della nascita di un figlio è una crudeltà che dovrebbe essere risparmiata. Le donne in questo periodo hanno già affrontato una gravidanza particolare, quel momento di maggiore fragilità deve essere condiviso con la persona che si ama».

 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico