Alberto Castagna, il ricordo di Francesca Rettondini a 15 anni dalla morte: «La nostra storia strumentalizzata»

Alberto Castagna, il ricordo di Francesca Rettondini a 15 anni dalla morte: «La nostra storia strumentalizzata»
A 15 anni dalla morte di Alberto Castagna, scomparso il 1 marzo 2005, Barbara d'Urso ha voluto ricordare il suo collega durante la puntata di Live – Non è la...

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A 15 anni dalla morte di Alberto Castagna, scomparso il 1 marzo 2005, Barbara d'Urso ha voluto ricordare il suo collega durante la puntata di Live – Non è la d'Urso di domenica 3 maggio, invitando in studio Francesca Rettondini ed Emanuela Folliero. La prima fu la sua compagna per diversi anni, Emanuela Folliero ha lavorato al suo fianco per lungo tempo, ereditandone proprio la conduzione di Stranamore. 


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Tempo fa Francesca Rettondini aveva deciso di aprirsi definitivamente al racconto di Alberto Castagna e della sua relazione con lui, sottolineando come la loro storia d'amore fosse stata strumentalizzata e, al netto del ricordo commosso, lei ne abbia sofferto per molto tempo. Dopo il malore, infatti, la loro storia d'amore si interruppe bruscamente e Castagna si riavvicnò alla moglie, per poi ritrovarla negli ultimi anni della sua vita, fino alla morte. Lo aveva raccontato a Storie Italiane:
«Io sono qui dopo tanto tempo che non ne parlo, alcune immagini mi danno fastidio, quelle che ritraggono un periodo che non è stato bello. Consumata la rabbia, la tristezza, l'amarezza, quando ti manca una persona poi ti piace ricordarla con il sorriso sulle labbra. Sono anni che non vado a racontare di Alberto e tu sai il perché, l'ho spiegato. Perché c'è stata una strumentalizzazione del personaggio Castagna e della nostra storia. All'epoca della nostra relazione ero una ragazza molto giovane. Sarebbe stato più facile mollare, ma per amore si trova la forza e si va avanti. È stato un fardello, che mi ha fatto soffrire molto. Non potermi poi vivere una vicenda così drammatica in serenità ha fatto male. Sono percorsi della vita che portano a crescere. Il distacco e la morte sono cose terribili, non è mai un buon momento per distaccarsi dalle persone che amiamo» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico