JESI - “Omaggio a Valeria Moriconi” continua oggi (14 giugno) alle 21 in Piazza delle Monnighette di Jesi. L'appuntamento è con “A Valeria e al suo amico Renato...
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La lettera (integralmente riportata nel numero del Corriere Adriatico di venerdì ndr) è stata recentemente ritrovata da Franco Cecchini dopo essere andata dispersa per molti anni. Insieme alle toccanti parole verranno interpretate le poesie di Federico Garcia Lorca. Nel corso della serata verranno riproposti brani video del concerto di Renato Sellani tenuto a Jesi nel 2008, quando il pianista jazz eseguì una composizione dedicata alla sua amica in occasione del terzo anno dalla scomparsa.
Domani (15 giugno) alle ore 18.30, alla Biblioteca Planettiana presentazione, a cura di Gianni Rossetti, del libro “Valeria Moriconi” di Chiara Ricci. Continuano inoltre gli omaggi a Valeria Moriconi, fino a domani, nel centro storico di Jesi con le vetrine addobbate dedicate a lei. Per stasera quindi grande attesa per le interpretazioni dell’attrice Agnese Ascioti, nata a Jesi e ritornata in città dopo anni di studio trascorsi tra Roma e Genova.
Quale aspetto di Valeria Moriconi interpreterà stasera?
La Valeria Moriconi che presento è L’Attrice, con la a maiuscola. Una donna che ha dedicato la sua vita al teatro con passione e sanguignità: è questa la vera eredità che ci ha lasciata.
Perché proprio Garcia Lorca?
Valeria amava la sua intensità e a lui ha legato il “primo debutto da star” in città. Infatti lei portò a Jesi “La Barraca” di lui, e fu il primo spettacolo che con molta emozione interpretò nella sua città natale. Questo significò molto per Valeria.
Durante i suoi anni di studio ha qualche aneddoto legato alla Moriconi?
Alla prima lezione al Cantiere Teatrale di Roma il professore Augusto Fornari mi fece una domanda secca alla quale doveva assolutamente saper rispondere: “qual è una importantissima attrice jesina di teatro?”
A cosa o chi deve il suo ritorno a Jesi?
Al regista jesino Antonio Lucarini che mi volle per interpretare tre personaggi femminili in un unico spettacolo teatrale, “Spesso ad una pasta”. Lucarini lo incontrai per caso, ma per me fui un incontro sconvolgente …nel senso più positivo del termine!
Programmi futuri?
Per ora sto scaldando i motori! In questo periodo sto lavorando ad un mio testo, ma ho appena saputo che porterò in scena, in autunno, “Radice di Due” di Adriano Bennicelli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico