Agassi e il tennis come metafora di vita: “Un comune immortale” sabato al Politeama di Tolentino

Agassi e il tennis come metafora di vita: “Un comune immortale” sabato al Politeama di Tolentino
TOLENTINO Non una storia sul tennis ma il tennis come metafora di vita, partendo dalla storia di una leggenda dello sport per affrontare temi e interrogativi che riguardano, in un...

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TOLENTINO Non una storia sul tennis ma il tennis come metafora di vita, partendo dalla storia di una leggenda dello sport per affrontare temi e interrogativi che riguardano, in un modo o nell’altro, ognuno di noi. Liberamente ispirato al libro Open di Andre Agassi, sabato, 20 aprile, alle ore 21,15 va in scena al Politeama di Tolentino “Un comune immortale”. Uno spettacolo teatrale di Alessandro Colombo e Filippo Capparella organizzato con il patrocinio del Comune di Tolentino in collaborazione con l’Associazione Tennis di Tolentino.

 

L’ossessione

Una storia che parla dell’ossessione del voler diventare numeri uno a tutti i costi, del rapporto travagliato di un figlio con suo padre e di come la paura di sbagliare possa trasformarci nel fantasma di noi stessi. Costretto ad allenarsi fin da quando aveva tre anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l’autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua carriera sportiva. Una storia di cadute rovinose, ma anche di grandi gioie e di riscatti, che relegano Agassi nell’olimpo dei più grandi tennisti della storia, proprio come aveva voluto suo padre.

Sebbene questa storia parli di tennis, esso è solo un pretesto per parlare di altro, che forse riguarda tutti noi: cosa vuol dire essere un “vincente” nella nostra società? Che differenza c’è tra un vincente e un perdente? Tutti ci sentiamo in momenti e fasi della vita sia vincenti che perdenti, quindi sappiamo che cosa vuol dire perdere qualcosa a cui teniamo oppure vincere e ottenere un desiderio, un posto di lavoro, una promozione, un riconoscimento, un bel voto a scuola, ecc. Nessuno vuole perdere. Ma vincere è veramente così fondamentale? E soprattutto: vincere ci rende veramente felici? Tra stand up-comedy, narrazione, teatro fisico e molto altro va in scena un campione che lotta per vincere, o perdere… talvolta non c’è differenza.

Le info

Biglietti 15 euro disponibili al botteghino del Politeama, aperto da oggi a venerdì dalle ore 17 alle 20 e da tre ore prima dello spettacolo, online su www.politeama.org/biglietti/. Info: +39 0733 968043.

 

 

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Corriere Adriatico